Grandi yacht e velieri: prodotti al vertice e esportazioni. Il valore dell’imprenditoria di successo

Genova – «A Masterpiece». A Bill Duker, l’armatore americano che ha commissionato la nave ai cantieri Perini, brillano gli occhi mentre sulla banchina spezzina dello stabilimento Picchiotti, marchio del gruppo che si occupa dei motor yacht, tutti stanno a naso in su a vedere sfilare il Sybaris. «Questo è il più grande veliero mai costruito in Italia», spiega Danilo Frixione, project manager del Picchiotti, mentre guarda con orgoglio il capannone che è stato allungato fino a 90 metri per ospitare il gioiello di uno dei leader mondiali della progettazione delle grandi navi a vela con una flotta in navigazione di 60 mezzi di cui 57 a vela e 3 a motore. Completamente in alluminio, 70 metri di lunghezza, dislocamento di 850 tonnellate e un piano velico di 2.300 metri quadrati oltre a tre tender due di sette metri l’altro di quattro, il Sybaris vanta le più moderne tecnologie presenti sul mercato. «Quando ho pensato a questa nave ero con mio figlio. L’idea di un capolavoro è nata così, con lui. E adesso potremmo vederla in mare a Montecarlo insieme tra qualche mese», riprende Duker che trasformerà la nave in un’opera d’arte viaggiante annunciando la volontà di allestirla con quadri e pezzi unici. Scafo e sovrastruttura sono stati realizzati in Turchia mentre gli allestimenti sono stati realizzati al Picchiotti dove la nave è stata terminata. A settembre la presentazione ufficiale nel Principato di Monaco.