Dante Maffia: Kioto e altre opere

15 Maggio 2017

 

 

Fra le opere di Dante Maffia

 

 

Festival di poesia internazionale (Otsu, Osaka e Kyoto, 12-14 febbraio …www.iicosaka.esteri.it/iic_osaka/it/gli…/02/festival-di-poesia-internazionale.html

Copia cache12 feb 2017 – Anniversario della fondazione della Japan Universal Poets … presso l’IIC di Osaka incontro con i poeti italiani Dante Maffia e Laura Garavaglia

Fonte: Ministero degli Affari Esteri, MAECI

 

International poetry event in Kyoto – Point Editions www.point-editions.com/…/international-poetry-event-in-kyoto/ Copia cache Traduci questa pagina

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La biblioteca di Alessandria

 

     Dante Maffia

[PDF]Download – AMA-HASHI(天橋) www.ama-hashi.com/upload/anthology-e20160113.pdf Copia cache Traduci questa pagina 13 gen 2016 – Dante Maffia (Italy). Takashi … Mariko Sumikura (Japan). Reading ….. Fiction 2012(Dalkey Archive Press) and Haiku in English: The First Hundred … Human Chain (Award for the translation of Heaney’s poems, 2014, by JST.

 

 

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Io. Poema totale della dissolvenza

Nel leggere l’Opera di Maffìa, volendo avere una visione d’insieme e iniziando dal principio, si prova innanzitutto sgomento. E però è uno sgomento felice, perché si affonda immediatamente l’Opera di Maffìa c’è la roccia. Scrivo Opera, con la O maiuscola, perché da Il leone non mangi a questo nuovo Poema totale, Maffìa ha scritto un’unica e sola opera che si articola in prologhi, e antica che si autogenera sempre di nuovo e continuamente, e fonde azione drammatica, satira e poema allegorico in un’unità proteiforme.

La prima cosa che mi ha colpito è stato l’uso frequente del termine “lievito”, che ho notato spesso e me ne sono chiesta il perché. Leggendo tuttavia pur in modo disorganico, come mi piacevalore di sigillo o sfraghìs. E allora ho capito che Maffìa scrive come il lievito fa crescere l’impasto, fatto e fa sia non una serie di opere in versi e prosa, ma un’unica opera iniziata molto tempo fa e che e sappia di quell’odore un po’ dolce e un po’ acido prima della cottura. già scritto i suoi critici e prefatori e che diamo per già note e date – è questo ghigno irridente di in una piena elegantissima e travolgente – a volte anche pericolosa – che travolge ma non esce dagli argini. Quasi un ossimoro.

Questo atto del dare, costantemente in essere, è talmente oceanico, che da io s’è fatto noi e voi e poetica registrata quasi ossessivamente in ogni sua atomizzata minuzia, attingendo ad un archivio che registra con memoria prodigiosa, da non poterla dunque distinguere dalla storia di un novello Everyman che, come nella morality play dissipatio del Sé, perché questa pasta lievitante che si effonde nello spazio e nel tempo, sì, con plotiniana

Francesca Diano

     Dante Maffia

 

Gli italiani preferiscono le straniere

 

Maffia unisce tre doti importanti, il canto, la pietà e l’intelligenza,che è raro trovare insieme.

Primo Levi

Maffia disegna come a pastello, senza indulgenze di colore, tenendosi stretto al contorno.

Enzo Siciliano

Maffia ha sempre rivelato, sotto una ingannevole trasparenza un fitto tessuto di trame sotterranee che la negavano rendendola più complessa e più ricca.

Giuseppe Pontiggia

<< Agile, con un linguaggio diretto e senza veli, che a volte è perfino spinto, Dante Maffìa affronta, in questo romanzo breve ma intenso e pregnante, un tema che oggi è sulla bocca di tutti con grande scandalo dei perbenisti e delle donne italiane che, o per gelosia o per altri motivi, se la prendono con le straniere che hanno invaso l’Italia inserendosi in posti di lavori prestigiosi e non, come ospedali, aziende, supermercati, banche, bar, pub, cinema e teatro. Le badanti sono in maggioranza, ma in questo libro irriverente, e per molti aspetti paradossale, Maffìa prende in considerazione ragazze di ottime famiglie, e con responsabilità importanti

di lavoro, e le coinvolge in un sorta di esperienza teatrale che le vede protagoniste di una buffa commedia di scopate esilaranti e mai grottesche, però sempre intensamente erotiche, per permettere a un gruppo di buontemponi coetanei della migliore borghesia romana, di valutare la loro bravura e stabilire chi deve essere incoronata la Regina delle puttane. Ciò determinerà la vittoria delle italiane o delle straniere e così il luogo comune “Gli italiani… >>

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I RACCONTI DEL CIUTO

Dante Maffia è un grande poeta ormai riconosciuto non solo in Italia, ma ha scritto romanzi famosi e saggi importanti. Dove però eccelle è nei racconti, come dimostra in questo libro variegato che raccoglie esperienze lontane nel tempo e nate da incontri casuali avvenuti nei vari paesi della Calabria. Il suo spirito d’osservazione, la sua vena surreale e spesso caustica, sono alla base di questo narrare svagato e penetrante che affronta tematiche scabrose e drammatiche, ma anche favole e momenti di piacevoli incontri con paesaggio, cose e uomini ritratti in momenti particolari e a volo di rondini da Reggio Calabria a Rocca Imperiale.

Al centro di tutto comunque c’è Roseto Capo Spulico, il luogo di nascita. Da lì s’irradia lo sguardo e va a toccare i recessi, a volte nascosti o desueti, di una realtà che non si fa mai nostalgica e pudicamente patetica, ma superba e rigorosa nel suo dipanarsi in squarci di bellezza e in meditazioni appena accennate che proprio per questo restano nell’anima e fermentano.

Il Ciuto, nell’immaginario collettivo, è lo scemo del villaggio ed è con i suoi occhi che Maffìa percorre in lungo e in largo modi, usi, costumi di una civiltà che un tempo fu Magna Grecia e che adesso, purtroppo, sogna in maniera confusa e approssimativa una rigenerazione che sembra sfuggire come un orizzonte quando lo si vuole raggiungere.

Alcuni dei racconti sono dei veri e propri capolavori e sono scritti con la passione che sempre distingue l’autore e con un linguaggio nitido, essenziale e al tempo stesso corposo e fortemente poetico, che lascia nel lettore ampie risonanze coinvolgendolo in prima persona, quasi che avvenimenti e parole dei dialoghi o delle descrizioni fossero il patrimonio prezioso, segreto e personale di ognuno.

Queste pagine invitano perentoriamente alla confessione, all’adesione, all’indignazione, al sospetto, all’amore per una terra dilaniata ma che sa conservare intatta la dignità dei suoi uomini migliori, della sua tradizione storica e artistica più autentica.

     Dante Maffia