16 Luglio 2017
Fonte: Difesa online
Gli israeliani sicuri: il peggior nemico dello Stato ebraico rimane Hezbollah
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Supporto israeliano ad Al Qaeda: Tel Aviv preoccupata per la massiccia presenza di Hezbollah nel sud della Siria
Continua virulenta la guerra nella regione del Golan, in Siria. Le notizie delle vittorie delle truppe di Assad su tutti i fronti, spingono Israele alle contromosse.
Continua virulenta la guerra nella regione del Golan, in Siria. Le notizie delle vittorie delle truppe di Assad su tutti i fronti, spingono Israele alle contromosse. L’area di Dar’a, a ridosso del confine con lo Stato ebraico è al centro di scontri durissimi fra forze pro Damasco e ribelli.
L’alleanza tra Hay’at Tahrir Al-Sham e il Free Syrian Army, sfociata nel cartello Esercito di Maometto, continua nel suo tentativo di riportare pressione a ridosso di Damasco (distante soli 80 km) e distogliere forze fresche siriane dalla riconquista di tutto il sudest del Paese.
Dopo le pesanti sconfitte dei giorni scorsi, i ribelli stanno in queste ore concentrando gli sforzi sulla città di Khirbet Ghazaleth, dove sarebbe in corso un pesantissimo fuoco di artiglieria teso a colpire le infrastrutture logistiche lealiste.
Sulla sponda siriana, unità del Reggimento Golani dell Forze di Difesa Nazionali e reparti della 4a Divisione meccanizzata sarebbero affiancati da paramilitari sciiti e in particolare dalla cosiddetta Divisione Radwan di Hezbollah, formata da truppe d’assalto altamente motivate e ben addestrate.
La principale preoccupazione di Israele è proprio l’aumento della presenza di Hezbollah sulla fascia di confine tra Siria e Giordania riconquistata da Assad e in particolare nel territorio tra il Golan e Dar’a. L’area alle spalle di Quneitra (città siriana abbandonata) ufficialmente smilitarizzata dall’ONU dopo il 1967, è in grande fermento. Lo sforzo dell’esercito siriano di riconquistare anche questo pezzo di confine meridionale dopo l’importante vittoria in primavera di Suweida, è stato contrastato da Tel Aviv con un coinvolgimento diretto fin dal primo momento. L’aviazione israeliana ha effettuato numerosi raid contro le truppe siriane nelle ultime settimane, garantendo de facto copertura aerea ai miliziani jihadisti ribelli.
Il possibile ritiro USA dal posto di confine siro-iracheno di Al Tanf, ormai privo di rilievo strategico, e il possibile trasferimento di ribelli filoccidentali da Al Tanf al Kurdistan siriano, aumenta ulteriormente l’ansia di Israele, costretto a incrementare le difese sul Golan per evitare di ritrovarsi in una situazione peggiore di quella dell’inizio della guerra in Siria.
L’attività militare diretta e indiretta israeliana è in continuo aumento. Fonti arabe parlano del ritrovamento presso le postazioni di Hay’at Tahrir Al-Sham di equipaggiamenti forniti dallo Stato ebraico. Hay’at Tahrir Al-Sham (Movimento per la Liberazione del Levante) è una federazione di 17 gruppi jihadisti sunniti creata nel nord della Siria (governatorato di Idlib) ma presente anche a sud. Il gruppo prevalente sarebbe riconducibile ad Al Nusra, l’ex Al Qaeda siriana…
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