Mario Scaffidi Abbate. Elezioni politiche: versi civili, elogi e staffilate al politichese

 

09 Maggio 2018

Mario Scaffidi Abbate

 

 

 

 

Elezioni politiche 2018

 

 

Ciascuno tira l’acqua al suo mulino

 

Secondo i risultati la partita
stavolta è stata vinta dalla Destra,
col trentasette per cento dei voti,
il che vuol dire che la maggior parte
dei votanti italiani stanno a destra.
La Sinistra ha perduto perché molti
degli elettori suoi, delusi e stanchi
delle sue secolari divisioni,
hanno votato per il Cinque Stelle,
che, pur venendo dopo della Destra,
col trentadue per cento, tuttavia
si considera il vero vincitore,
perché – dice – è un partito, mentre a destra
c’è un’accozzaglia incolta e Forza Italia,
ch’è come dire Silvio Berlusconi,
è finita al di sotto della Lega.
Ma molti hanno votato per Salvini
perché Silvio non era candidato,
e, non volendo disperdere i voti,
hanno così rafforzato la Lega.
In ogni caso, stando ai risultati,
la maggioranza ha votato la Destra,
dunque è questa che deve governare,
naturalmente con l’appoggio e i voti
di altre forze politiche. Così
vuole, o vorrebbe, almeno, la ragione.
E invece no. Cinque Stelle e Pd
contrastano la Destra inquantoché,
pur essendo divisi fra di loro,
fanno insieme il cinquanta e più per cento.
Ciascuno tira l’acqua al suo mulino,
e persino il Pd, ch’è quasi morto,
vuole metterci dentro il suo zampino.
Ma tutti fanno i conti senza l’oste,
ovvero senza il Capo dello Stato,
che, a dispetto della democrazia
e della volontà degli Italiani,
dopo una serie di consultazioni,
saggiati un po’ gli umori dei partiti,
può nominare capo del Governo
anche un estraneo: la Costituzione
così decise infatti, nel timore
che da una Destra, prima alle elezioni,
venisse fuori un nuovo dittatore.
Stando così le cose, le elezioni
altro non sono che una presa in giro.
La gran parte, perciò, degli Italiani
non viene fuori dalle votazioni
ma dall’astuto gioco dei partiti,
che soltanto a parole rappresentano
la volontà del popolo sovrano,
e la percentuale dei votanti
supera di ben poco la metà.
Che valore hanno dunque le elezioni?
Ora, se gl’italiani di sinistra
hanno sempre votato tutti quanti,
perché questo da sempre è il loro credo,
qual è la conclusione? Che la Destra
è numerosa più della Sinistra.
Come far fronte a questa situazione?
Ci vuole quanto meno un referendum
per fare sì che il Capo dello Stato,
venga eletto da tutti gl’italiani.
*
In Italia, purtroppo, l’elezioni
sono sempre una grande fregatura
per gli elettori. I soliti imbroglioni
dei politici danno una lettura
falsa e bugiarda delle votazioni.
Il Centrodestra ha avuto la ventura
di aver più voti: non ci son ragioni,
è a lui che spetta l’alta investitura.

 

Ma gli altri fanno il salto della quaglia:
come un volgo disperso, tutti in coro,
intrisi d’odio, gli danno battaglia,

 

badando, come sempre, ai fatti loro.
Così il Paese sempre più si squaglia,
senza pudore e senz’alcun decoro.

 

***

 

Di Maio

 

Scaltro ed imprevedibile Di Maio,
con la tua presunzione e la tua boria
hai sollevato a dir poco un vespaio.
Al tuo posto non puoi cantar vittoria:
ha vinto il Centrodestra, questo è il guaio,
è inutile che fai tanta baldoria,
tu sei nient’altro che un burattinaio,
un caso raro nella nostra storia.
Come sempre l’Italia è addormentata
e dal suo sonno ancora non si desta.
E’ tarda, ottusa, cieca e squilibrata,
“nave senza nocchiere in gran tempesta”,
sempre sul punto d’essere affondata.
Di questo passo la sua fine è questa.

 

***

 

Salvini

 

Caro Matteo Salvini, tu sei stato
del Centrodestra il primo alle elezioni
ed ipso facto il Capo dello Stato,
senza remore né consultazioni,
dovrebbe dare a te l’alto mandato.
Ma ci si sono messi quei birboni
dei grillini, che t’hanno boicottato,
protestando che Silvio Berlusconi,
con Forza Italia, conta un fico secco.
Dunque, hanno detto: “Staccati da lui,
non ha diritto di metterci il becco.
Ormai non conta niente: egli è colui
che tutto il Bel Paese ha fatto secco”.
Ci aspettano davvero tempi bui!

 

***

 

Matteo Renzi

 

Caro Matteo, tu sì che l’hai capito,
perché sei furbo, colto e intelligente.
Se infatti tu non accetti l’invito
di unirti ai Cinquestelle sei coerente
sia per quel che riguarda il tuo partito
sia per rispetto di quella tua gente
che solo in apparenza ti ha tradito,
ma in realtà l’ha fatto solamente
affinché adesso tu ti dia da fare
per far crescere e vincere il Pd.
E, visto che si tornerà a votare,
se ai Cinquestelle non dirai di sì
quei voti tu li puoi recuperare
solamente se tu farai così.
***

 

Mattarella

 

Anche tu, Mattarella, ciài paura?
Non sai che pesci prendere, non hai
la forza di troncare l’impostura
messa in scena dai piccoli bonsai
della nostra politica immatura.
Quale che sarà l’esito, oramai
siamo finiti nella spazzatura.
Liberaci, Mattare’, da questi guai,
abbi un po’ di coraggio, finalmente,
mostraci, su, facci veder chi sei!
Cosa dirà di te l’itala gente?
Non ascoltare questi farisei.
Se l’intervento tuo non giova a niente
non ci salva nemmeno l’agnus dei.

 

***

 

Berlusconi

 

O cavaliere Silvio Berlusconi,
sempre in forma, di corpo e d’intelletto,
ben presto torneremo alle elezioni
e, scaduto alla fine l’interdetto
che pesa su di te, le votazioni
di te faranno ancora il primo eletto.
Allora quella massa d’imbroglioni
s’infileranno tutti sotto il letto
per la vergogna. Tu sei veramente
uno statista, un uomo eccezionale,
sai proprio farti amare dalla gente:
per questo t’hanno fatto tanto male.
Ma se ritorni in campo finalmente
cesserà questa storia surreale.

 

***

 

Il governo di nessuno

 

Dopo tanto aspettare alla finestra,
abbiamo finalmente un non governo.
Nonostante abbia vinto il Centrodestra,
per gl’Italiani è un vero e proprio scherno.
Per noi la Storia non è mai maestra:
gira e rigira, d’estate o d’inverno,
mangiamo sempre la stessa minestra
con un premier pigliato dall’esterno,
L’Italia, ormai, è davvero finita.
Però la colpa è pure, a dire il vero,
degli elettori, che non l’han capita:
se non si vota solo il bianco e il nero,
senza gli altri colori, la partita
finirà sempre con lo zero a zero.

 

***

 

Il governo neutro

 

Pare che Mattarella abbia intenzione
di dar vita a un governo “neutrale”,
ma, a dire il vero, questa soluzione
sembra piuttosto insipida e banale.
La politica ha perso la ragione
e l’Italia sta messa proprio male.
Sono troppi i partiti: la questione
sta tutta qui. Un paese normale
non è tanto diviso e frammentato.
Così ogni volta che si va a votare
è sempre inconcludente il risultato.
Un buon governo, qui, non si può fare:
siamo un paese ormai tanto sfasciato
che non cresce e fatica a camminare.

 

***

 

Ieri come oggi, oggi come ieri

 

   Francesco Crispi, l’“uomo di ferro”, l’“uomo del destino”, deplorò un giorno alla Camera l’impossibilità di costituire in Italia un governo qualsiasi a causa delle “risse fra i partiti”, della “disgregazione della compagine nazionale”, della “annebbiata coscienza dell’unità e della stessa ragion d’essere della patria”, e quanto al governo degli ultimi tre anni disse che “aveva nociuto all’Italia peggio che una rotta campale”.
   Paolo Orano in Mussolini da vicino, in un capitolo intitolato “Il governo che governa”, dopo avere accennato al disprezzo sistematico che gl’Italiani hanno sempre nutrito verso qualsiasi governo e sostenuto che gli oppositori “spendevano il fiore del loro tempo in manovre di corridoio per rovesciarlo, bocciando qualunque cosa esso pensasse o facesse di buono”, scriveva che anche al più bravo e onesto presidente del Consiglio “non era concesso di provare, con l’assicurata permanenza, che aveva le attitudini per riuscire”, sicché i governi duravano lo spazio di una stagione, e per paura, per debolezza o per un falso concetto della libertà, “lasciavano che si occupassero le fabbriche, che si prendessero d’assalto le case dei padroni, che i sovversivi sparassero ai democratici, che si offendessero e si bastonassero coloro che recavano sul petto un segno di gloria o solo vestivano una divisa o rappresentavano e difendevano l’ordine costituito, che lo sciopero delle comunicazioni paralizzasse e atterrisse la Nazione, e via e via e via”.