11 Febbraio 2019
Fonti: Change.org Gruppo Fragrancefree.it
U.K. Targets and Objectives
…Clean Air Strategy 2019 Targets Wood Burning Stoves | Boiler Guide
PRIMO COMANDAMENTO MEDICO: NON AMMAZZARE.
SECONDO COMANDAMENTO MEDICO: NON RIMANERE CHIUSO NELLA TUA OTTUSA SUPERBIA.
TERZO COMANDAMENTO MEDICO: NON SOTTRARRE LA SCIENZA ALTRUI E NON ADONTARTI DELLE SCOPERTE ALTRUI.
QUARTO COMANDAMENTO MEDICO: NON ACCANIRTI CONTRO I MEDICI NON NEGHITTOSI E LUNGIMIRANTI NELLA RICERCA.
LE NUOVE NOMINE FATTE DAL MINISTRO DELLA SALUTE
FARANNO VOLTARE PAGINA ALL’OPERARE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA’?
I LUMINARI SPENTI RIMARRANNO ANCORA SOLIDARMENTE AUTOISOLATI E NELLA PIU’ ASSOLUTA OPACITA’
IN MERITO ALLE MALATTIE AMBIENTALI E IN PARTICOLARE ALLA SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA?
SI FARANNO PSICHIATRIZZARE E FINALMENTE SI SOTTOPORRANNO AL TEST DI ACCUMULO NEI LINFOCITI DI METALLI PESANTI
E INQUINANTI DI SINTESI CHIMICA, COME ATTO DOVUTO E NON COME VOLONTARIA DISPONIBILITA’?
DIRITTO ALLA SALUTE, MALATTIE DISCONOSCIUTE E MEDICINA UFFICIALE
AGGIORNAMENTO SULLA PETIZIONE
Il Regno Unito affronta i VOC…e gli altri paesi dell’Europa?
Gruppo Fragrance Free
Il Regno Unito
nella sua Politica per un’Aria più Pulita (CLEAN AIR STRATEGY),
promossa dal Department for Enviromental Food & Rural Affairs il 14 gennaio 2019 (1),
ha introdotto alcune misure preventive pionieristiche, che se realizzate in breve tempo, potranno determinare impatti positivi sull’ambiente e sulla salute.
Nel report, oltre ai tradizionali approfondimenti sugli inquinanti ambientali come gli Ossidi di Azoto, l’Ammoniaca, il Diossido di Zolfo, il materiale particolato sottile (PM2,5), gli studiosi hanno misurato e valutato le emissioni dei Composti Organici Volatili non Metanici (NMVOC) che contribuiscono all’inquinamento indoor perché evaporano anche dai prodotti di uso domestico.
Dalle loro statistiche pubblicate emerge che i NMVOC sono prodotti per il 22% da attività industriali, il 18% dai prodotti comuni usati nelle case ed edifici, il 14% proviene dalle attività agricole, il 5% dai riscaldamenti residenziali e il 5% dai gas di scarico dei trasporti.
Tali dati trovano corrispondenza nelle ricerche recenti del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) (2, 3) negli Stati Uniti sulle sorgenti d’inquinamento atmosferico e particolato che hanno evidenziato, con grande meraviglia anche degli studiosi,
di come le emissioni di questi prodotti domestici pesano almeno quanto quelle degli scarichi delle automobili.
E’ necessario quindi includere nei calcoli sulle esalazioni degli inquinanti le percentuali di VOC – Volatile Organic Compounds dall’inglese (in italiano COV – Solventi Organici volatili).
In particolare l’acronimo NMVOC (COVNM) denomina quei composti organici non metanici, cioè non derivati dal metano; il metano è escluso in contesti di inquinamento atmosferico perché non è considerato dannoso. La sua bassa reattività e la lunga permanenza nell’atmosfera, tuttavia, lo rendono un gas serra importante.
I NMCVOC includono gruppi diversi di sostanze con comportamenti fisici e chimici differenti che oggi sono oggetto di studio perché le loro emissioni influiscono pesantemente sulla produzione di inquinanti atmosferici come l’ozono, gli aldeidi, i chetoni, i perossidi organici e il monossido di carbonio.
Il Regno Unito nella politica preventiva per un’aria più pulita del 2019 ha dedicato un intero capitolo (N. 6) sulle
“Azioni per ridurre le emissioni di casa”.
I NMVOC esalano da grandi varietà di sostanze chimiche che si trovano nella moquette, nella tappezzeria, nelle pitture e vernici, negli arredi, nei prodotti di pulizia e per lucidare, nei profumatori e deodoranti d’ambiente, nelle profumazioni e nei prodotti per la cura personale, e in altre fonti.
Nell’atmosfera esterna si combinano con altri inquinanti dell’aria, con una reazione chimica indotta dalla radiazione ultravioletta del sole, generando livelli di ozono che ristagnano al suolo.
Alti livelli di ozono nell’aria (un gas bluastro dall’odore leggermente pungente) agiscono sulle mucose polmonari, causando irritazione, tosse, faringiti, bronchiti e studi in corso li mettono in relazione addirittura con il tumore polmonare.
Ma anche al chiuso, dove non penetra la luce ultravioletta perché schermata dal vetro, i NMVOC possono dare origine ad elementi di inquinamento che attivano delle reazioni chimiche in grado di rendere l’aria di casa molto inquinata (secondo l’EPA l’aria interna può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna).
Ad esempio, molte fragranze presenti nei prodotti per la cura della casa e della persona includono limonene e alfa pinene (responsabili del profumo di agrumi e pini) che pur avendo un basso livello di tossicità, una volta rilasciati nell’aria possono reagire per formare nuove sostanze chimiche. Questi includono sostanze nocive come la formaldeide, un prodotto secondario di cui è ben nota la provenienza dalle materie chimiche della fragranza.La formaldeide è uno degli inquinanti più pericolosi, che anche a basse concentrazioni può creare irritazione agli occhi, alle vie respiratorie ed è classificata come cancerogeno.
Clean Air Strategy 2019: executive summary – GOV.Uk https://www.gov.uk › Clean Air Strategy 2019 Copia cach Traduci questa pagina 14 gen 2019 – This Clean Air Strategy shows how we will tackle all sources of air pollution, … This will be underpinned by new England-wide powers to control major …. upholstery, paint, cleaning, fragrance, and personal care products are …
Purtroppo la maggior parte delle persone non è consapevole che le emissioni domestiche aumentano l’esposizione individuale negli ambienti al chiuso e contribuisco in modo rilevante alle emissioni complessive dell’inquinamento atmosferico.
La qualità dell’aria, oggi è ritenuto il principale problema a livello globale per la salute umana,
con decessi prematuri, diminuzione della vita media, disturbi all’apparato respiratorio, del sistema cardiovascolare, abortività spontanea, nascite premature, malformazioni, ecc…; comporta anche danni per lo sviluppo cognitivo con manifestazioni come l’autismo, accelerazione del declino della funzione cognitiva negli anziani con demenza e patologie metaboliche quali il diabete.
Questi inquinanti sono anche considerati agenti cancerogeni che agiscono in maniera sia diretta (innescando mutazioni nel DNA) che indiretta (attraverso l’induzione dell’espressione di specifici geni coinvolti nella formazione dei tumori).
I soggetti più fragili all’inquinamento sono i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, le persone affette da asma o da malattie cardiovascolari.
[PDF]
Clean Air Strategy 2019 [PDF] https://assets.publishing.service.gov.uk/…/clean-air-strategy-201…
La nuova strategia anglosassone per ridurre l’esposizione ai NMVOC comprende quindi necessariamente l’inquinamento indoor, una insidia domestica:
1) E’ stato riconosciuto quanto sia importante la ventilazione all’interno degli edifici per ridurre i livelli nocivi di inquinamento indoor, di conseguenza è già stato programmato che nell’ambito della prossima revisione degli standard per l’efficienza energetica
il Ministero degli Alloggi, delle Comunità e delle Amministrazioni Locali/ Ministry of Housing, Communities and Local Government
si consulterà sulle modifiche da apportare nelle direttive sulle costruzioni per la ventilazione delle case e di altri edifici nella Sezione F.
2) Migliorare l’istruzione e la consapevolezza dell’esposizione ai VOC all’interno delle abitazioni collaborando con l’industria, il mondo accademico, le organizzazioni sanitarie, i gruppi di consumatori, i commercianti sul contenuto dei VOC nei prodotti di uso quotidiano.
3) Introdurre un sistema di etichettatura volontaria per i prodotti contenenti NMVOC (esempio come riportato nell’immagine, di una etichetta sulla qualità dell’aria interna) per sensibilizzare i consumatori affinché possano fare scelte informate e più salutari per proteggere se stessi, le loro famiglie, i vicini e la società. Hanno anche in programma di riesaminare le attuali regolamentazioni laddove sarà necessario.
4) Promuovere lo sviluppo di una più grande offerta di prodotti alternativi a basso contenuto di VOC per ridurre e contrastare le emissioni in questo settore, in quanto si prevede che nei prossimi anni continueranno ad avere una crescita esponenziale, non più accettabile per l’impatto che già rivestono oggi sulla salute e l’ambiente.
Questa nuova politica è l’inizio di un cambiamento sociale molto promettente, sfortunatamente propongono solo degli standard volontari, invece di stabilire da subito degli standard minimi coerenti per tutta la linea. Sappiamo dai molteplici esempi della storia, come gli schemi basati sul volontariato non siano sufficienti a promuovere ciò che sarebbe necessario. Come consumatori ci auguriamo che presto in tutta l’Europa siano disponibili prodotti testati ed etichettati per le emissioni di VOC in modo da poter fare tutti quanti scelte più salutari.
Nell’attesa di futuri cambiamenti, ricordiamo che già sin da ora esistono numerosi modi pratici per ridurre l’inquinamento dell’aria interna dai VOC, che possono essere molto semplici come passare ad alternative di articoli con VOC più bassi, come i prodotti per la pulizia e il bucato, e per la cura della persona non profumati e assicurare che le abitazioni siano ben ventilate per evitare un accumulo di emissioni da più fonti.
Riferimenti
1) Clean Air Strategy 2019 promossa dal Department for Enviromental Food & Rural Affairs 14 gennaio 2019
https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/770715/clean-air-strategy-2019.pdf
https://www.gov.uk/government/publications/clean-air-strategy-2019/clean-air-strategy-2019-executive-summary
2) B. McDonald et al. Volatile chemical products emerging as largest petrochemical source of urban organic emissions. Science. Vol. 359, February 16, 2018, p. 760. doi:10.1126/science.aaq0524. / I
https://www.researchgate.net/publication/323243866_Volatile_chemical_products_emerging_as_largest_petrochemical_source_of_urban_organic_emissions
https://nature.berkeley.edu/ahg/pubs/McDonald%20et%20al%20Science%202018.pdf
3) 1. Diurnal Variability and Emission Pattern of Decamethylcyclopentasiloxane (D5) from the Application of Personal Care Products in Two North American Cities
Matthew M. Coggon , Brian C. McDonald, Alexander Vlasenko, Patrick R. Veres, François Bernard, Abigail R. Koss, Bin Yuan, Jessica B. Gilman, Jeff Peischl, Kenneth C. Aikin, Justin DuRant, Carsten Warneke, Shao-Meng Li, and Joost A. de Gouw
– NOAA Earth Systems Research Laboratory, Boulder, Colorado 80305, United States
– Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences, Boulder, Colorado 80309, United States
– Air Quality Processes Research Section, Environment and Climate Change Canada, Toronto, Ontario M3H 5T4, Canada
– Department of Biology, University of South Carolina, Columbia, South Carolina 29208, United States
Environ. Sci. Technol., Article ASAP
DOI: 10.1021/acs.est.8b00506
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