A Camilleri Moltalbano, in ricordo di Togliatti, il migliore. Per il fascismo che in tanti, a suo dire, vogliono

 

20 Marzo 2019

Domenico Cambareri

 

 

 

 

A Camilleri fra letteratura e storia.

Mentre nei palazzi in sempe più agognano un nuovo ’22?

 

 

Un tono bonario, super pacioso dietro cui si nasconde un incallito stalinista mentore del dirigismo filosovietico senza tema?
Esaltatore per esplicita dichiarazione a B. Berlinguer su Rai 3 della partitocrazia che ha sequestrato costituzione e Paese. Esaltatore, per la precisione, del dirigismo democratico come alta espressione di democrazia compiuta. Dirigismo democratico e viscosa oscurità della vita interna dei partiti, riferita all’ambito delle procedure decisionali. 
Nonostante il regime fascista avesse intruppato tutti gli italiani, non creò massacri e gulag.Tutti i camicia nera, a iniziare dalle miriadi di “rossi”. Forza/debolezza del regime: aspetti cruciali intrinseci non messi in luce dai maggiori studiosi dei regimi di massa.
Mussolini osannato dagli antifascisti in tripudio per la proclamazione dell’impero.
Governo autoritario e regime legittimi sempre sotto il potere decisorio del sovrano, su cui ha vissuto l’Italia per decenni: leggi su scuola, maternità e infanzia, pensioni;codici.
Aspettiamo che Camilleri scriva romanzi sul biennio rosso: il giovane Berta figlio dei pescecani viva i comunisti che gli mozzaron le mani, gli agenti buttati vivi negli altiforni, le mitragliatrici pesanti e i mortai dei rivoluzionari che volevano il bolscevismo in Italia.
Tragicomiche: in politica estera, siamo ancor peggio delle condizioni in cui si trovò a lottare l’Italia mussoliniana.
Abbiamo davanti un popolo di cerebrolesi o di lobotomizzati dall’incessante propaganda dei regimi liberali e democratici e popolari?  
Altro che lavaggio del cervello.
Altri prossimi romanzi impegnati di Andreuccio il flemmatico palermitano leninista togliattiano? 
Quelli sui processi fatti rifare nel post 45, come quelli su Matteotti e sulla famiglia Cervi.
Da qui tutta l’infamia e la vigliaccheria del cln che continua a nascondere la storia. Un regime “democratico”
che non ha nulla da apprendere ma da insegare a quello fascista. Un regime che sul fascistissimo antifascismo
ha vissuto alla grande, depredando e immiserendo l’Italia.
Camilleri, sei un bravo scrittore di gialli, ma sei un bravo esponente di questo regime in cui hai vissuto
 bene e vivi bene. Alla faccia dei proletari e dei “comunisti” popolani di cui nulla frega agli eredi del partito
degli operai e dei contadini.
La massa degli elettori l’aspettate ormai dall’immigrazione clandestina.
Così pure il rafforzamento dell’economia parallela e parassitaria, messa in crisi da questo governo di “inetti” (?!).
 A proposito, Camilleri, quanti immigrati clandestini hai accolto in casa tua? Quante case hai offerto direttamente ai senzatetto nostrani e quante a quelli extracomunitari?
Ultime cose. 1. Diiffiidare sempre dei “siciliani” e degli italiani che per primi si misero a disposizione degli americani che sbarcarono con la mafia di L.L.  Lo scrive un siciliano.  2. Di quei tuoi amici scrittori e artisti fascisti di lungo corso e poi comunisti di lungo corso che  cosa ci dici? Hanno vissuto bene lungo per tutto l’arco della loro vita, o no? Anche grazie agli ordini di Stalin tramite il portaordini migliore?
Complimenti. Se dovessi rinascere, li imiterò in tutto.
 
*La prima parte è stata pubblicata su Linkedin e rigirata su Twitter