02 Settembre 2020 Fonte: Leonardo Nota di Domenico Cambareri
Il valore del comunicato stampa di Leonardo, ex Finmeccanica, che qui pubblichiamo, trascende la semplice comunicazione dell’evento in svolgimento a Tokio sulla prima valutazione tecnico-commerciale delle performance del convertiplano AW609. Esso costituisce infatti il definitivo punto di svolta di una storia della massima importanza per il k.h. e per la produzione di macchine ad alta tecnologia da parte dell’industria italiana.
Le vicende legate allo sviluppo del rivoluzionario velivolo infatti hanno subito più volte delle empasse e la definitiva proposta di vendita del mezzo arriva insperata e quasi inattesa, dopo i ritardi accumulati. Negli Stati Uniti, il Bell Boeing V-22 Osprey (falco pescatore), già in produzione e operativo da anni nelle forze armate, sta per essere acquistato da Giappone e probabilmente Indonesia. A queste Nazioni entro pochi anni faranno seguito tante altre e l’utilizzazione del velivolo sarà ampliata inevitabilmente ai settori industriale e civile. Inoltre, per la produzione diel Future Vertical Lift, saranno realizzati i prototipi dei primi modelli di elicottero d’impiego esclusivamente militare da parte di Bell Helicopter e Lockheed Martin da un lato e Sikorsky e Boeing dall’altro. Il progetto del FVL si basa sul rivoluzionario doppio rotore coassiale rigido e sull’elica posteriore di cui è fornito il Sikorsky-Boeing SB-1 Defiant, tecnologie che permetteranno ai nuovi mezzi di abbattere i forti limiti di velocità degli odierni velivoli di queste categorie, avvicinandosi ai 500 Kh/h.
Il Bell V-280 Valor Tiltrotor , sviluppato congiuntamente con Lockheed Martin, è un convertiplano molto più piccolo del Bell Boeing V22 Osprey già in servizio ed è leggermente più grande del velivolo italiano. Le profonde trasformazioni che nel prossimo quindicennio avverranno a livello mondiale sia nei mercati civile e commerciale e off shore che, sin da adesso, in quello militare, saranno ininterrotte e sempre più accentuate. La ricerca, l’industria e il commercio italiano, la politica dei nostri miopi governi non potranno perdere una serie indefinita di opportunità e esclusiva importanza nel trade internazionale e aspettare che in pochissimi anni altri Paesi si aggiungano rapidamente a USA e Italia quali pericolosi e formidabili concorrenti. Non conviene perdere altro tempo e semmai conviene speditamente imporre un’accelerazione governativa alle strategie di offerte,
co-partecipazioni e vendite.
E’ altresì qui occasione propizia e necessaria puntualizzare che i rapporti industriali, specie nell’alta tecnologia, con gli USA vanno preservati sempre, purché ciò non venga a collidere con gli interessi nzionali e dell’industria e della difesa europee. Siamo più espliciti, premettendo che in questo ambito di rapporti pende sempre la spada di Damocle del diritto USA a imporre il veto all’esportazione di una macchina italiana o di altra Nazione se in essa siano installate componenti tecniche americane in presenza del niet da parte degli uffici governativi USA. Siamo ancor più espliciti, in riferimento alla marginale presenza del capitale italiano nel settore strategico dei motori di velivoli e di missili rappresentato da noi da AVIO, controllata dal colosso statunitense G. E. Questa storia del divieto è molto vecchia e per noi ebbe un brutto antecedente ad esempio con l’aereo da trasporto G-222, che non fu possibile esportare in Paesi sgraditi al governo USA, salvo dotarli di propulsori non americani. Oggi la storia si ripete. Il governo USA spinge e preme perché i futuri elicotteri di esplorazione e scorta dell’Esercito italiano, gli AW249, siano dotati di motori della G.E. Ciò confligge con i nostri interessi sotto tutti i profili, anche se potrà arrecare dei mancati guadagni a AVIO. Infatti, l’adozione dei motori francesi di Safran consente di utilizzare un propulsore molto più avanzato e potente rispetto alle prestazioni di quello della G.E. quanto anche meno costoso. Propulsore che non dovrebbe sottostare ai condizionamenti e ai ricatti d’oltre oceano per le esportazioni e che dovrebbe essere acquisito con il ritorno tecnologico e lavorativo compensativo adeguato, se non con livelli più alti di coinvolgimento di cui potrebbe benissimo far parte G.E. AVIO. Tutto ciò acquista una dimensione d’importanza eccezionale alla luce del fatto certo e obiettivo che l’indutria aerospazianle italiana rappresenta ancora una nicchia produttiva che sconosce le proporzioni non solo di quelle degli USA ma anche di diverse altre Nazioni. – D. Cambareri
Leonardo: il Governo Metropolitano di Tokyo valuta le capacità uniche del convertiplano AW609 per rivoluzionare i collegamenti con l’isola di Ogasawara
Roma 02 settembre 2020 12:29
- Il primo convertiplano commerciale al mondo, attualmente in valutazione in Giappone, permetterà di raggiungere tutte le aree più remote del paese grazie al mix unico di elevata velocità, ampio raggio d’azione e capacità di volo verticale
- L’AW609 si aggiungerà a una flotta di oltre 130 elicotteri, utilizzati in Giappone per impieghi civili, di pubblica utilità e militari, e ad una vasta rete di servizi di supporto al cliente
- I primi due AW609 di serie sono in assemblaggio finale ed entro l’anno sarà disponibile un completo pacchetto di servizi di addestramento comprendente anche un simulatore avanzato
Il Governo Metropolitano di Tokyo ha annunciato recentemente l’intenzione di valutare le capacità uniche offerte dal convertiplano multiruolo commerciale AW609 di Leonardo per fornire in futuro innovativi servizi di collegamento con l’isola di Ogasawara. Le caratteristiche distintive del primo convertiplano commerciale al mondo, in grado di unire le prestazioni tipiche dell’aeroplano turboelica (velocità, raggio d’azione e quota) e la versatilità tipica dell’elicottero (decollo e atterraggio verticale, volo stazionario) permetterebbero di realizzare servizi di trasporto senza precedenti tra Tokyo e l’isola di Ogasawara, che dista circa 1000 km dalla capitale giapponese. Tali missioni potrebbero essere svolte in ogni condizione meteo, limitando inoltre l’impatto in termini di infrastrutture, presentando le dimensioni tipiche di un elicottero di pari categoria.
L’AW609 è in grado di effettuare rapidi trasferimenti ‘point-to-point’ su lunghe distanze, collegando il centro delle città o assicurando l’accesso veloce a località remote. Con una velocità massima superiore ai 500 km/h, una quota di quasi 8000 m e un raggio d’azione di oltre 1800 km, gli utilizzatori del nuovo convertiplano godranno di vantaggi operativi senza precedenti mantenendo al contempo la capacità di volare in tutte le condizioni metereologiche e le caratteristiche proprie del volo verticale, offrendo ai passeggeri una cabina confortevole e pressurizzata. L’avanzata tecnologia che caratterizza l’AW609 permette inoltre di ridurre significativamente emissioni e impatto acustico. L’AW609 è l’ideale per soddisfare un’ampia gamma di requisiti in Giappone come quelli del trasporto passeggeri, della ricerca e soccorso, dell’assistenza sanitaria, della sorveglianza, del supporto alle attività editoriali e alle riprese televisive, fino al trasporto istituzionale. Con una flotta di oltre 130 elicotteri di vari tipi attualmente impiegata in Giappone per compiti civili, di pubblica utilità e militari, Leonardo vanta una lunga e solida presenza nel paese, con una rete di servizi di supporto al cliente di cui anche l’AW609 potrà beneficiare. L’AW609 sarà in grado di supportare il Giappone nell’introduzione di modalità e soluzioni tecnologiche innovative per soddisfare i requisiti di trasporto e servizi di pubblica utilità sul territorio nazionale, anche nella gestione delle grandi emergenze e in caso di eventi naturali estremi.
L’AW609 sarà il primo convertiplano al mondo con una certificazione civile, in grado di trasformare operazioni come il trasporto privato, le operazioni di soccorso, il supporto all’industria Oil&Gas e il pattugliamento, per citarne alcune. L’AW609 è in grado di trasportare fino a nove passeggeri e può operare anche in presenza di ghiaccio grazie ad avanzati sistemi.
I primi due AW609 di serie sono attualmente in assemblaggio presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia negli USA. Operatori in tutto il mondo hanno espresso grande interesse per l’AW609 per compiti quali soccorso, trasporto VIP/corporate, trasporto offshore e impieghi governativi e di pubblica utilità. I clienti potranno accedere a pacchetti completi di supporto tecnico e addestramento attraverso la nuova Training Academy di Philadelphia. Sistemi di addestramento dedicati e moderni, tra cui un avanzato simulatore di volo, saranno disponibili presso tale sede entro l’anno.