L’altro aereo per i futuri scenari degli anni ’30. L’USAF lo ha rivelato

15 Settembre 2020

Fonte: Aviation Report

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L’US Air Force ha fatto volare in segreto un misterioso dimostratore per il suo caccia di nuova generazione?

17 Settembre 2020 Fonte: AviationReport

Nel suo discorso durante il secondo giorno della conferenza 2020 Virtual Air, Space & Cyber Conference dell’AFA la US Air Force Association, il 15 settembre 2020, il Dottor Will Roper, assistente segretario dell’US Air Force for Acquisition, Technology and Logistics, ha rivelato che un dimostratore segreto e classificato per il programma NGAD – Next Generation Air Dominance ha iniziato i test di volo.

L’Air, Space & Cyber Conference è il principale evento per i professionisti della difesa e dell’aerospazio di tutto il mondo. La conferenza offre tutti gli anni una eccezionale line-up di relatori, mostre di livello mondiale, opportunità di sviluppo professionale e importanti interazioni tra l’industria aerospaziale, il governo, i media, il mondo accademico e il pubblico. Quest’anno a causa della pandemia di Covid-19 l’evento è in corso in modalità virtuale.

Abbiamo già costruito e fatto volare un dimostratore di volo su vasta scala nel mondo reale“, ha confermato Roper a Defense News, “e abbiamo battuto molti record nel farlo. Siamo pronti per costruire il velivolo di nuova generazione in un modo che non è mai accaduto prima“.

Non è chiaro che tipo di dimostratore sia e se sarà un prototipo per il Next Generation Air Dominance (NGAD), non si sa se è un velivolo a pilotaggio remoto o con pilota, se con eventuali caratteristiche di furtività o le prestazioni, ma Will Roper ha chiaramente reso l’idea dello sforzo che gli Stati Uniti stanno facendo per schierare un caccia di nuova generazione nel più breve tempo possibile. Anche i riferimenti al superamento dei “record” non sono chiari e potrebbero riferirsi al superamento di limiti prestazionali oppure ai progressi tecnologici di progettazione e sviluppo o di sistemi molto innovativi di intelligenza artificiale.

Inoltre Roper non ha fornito nessun dettaglio né su quanti voli avrebbe compiuto questo velivolo, né il produttore, né il nome e non ha commentato nessun altro dato o eventuali capacità del velivolo. Al momento è tutto molto misterioso e l’annuncio resta, quindi, un evento insolito data la segretezza del programma NGAD.

Come avevamo pubblicato a marzo del 2020 il Generale James Michael Holmes comandante dell’Air Combat Command , il 27 febbraio 2020 in occasione dell’Air Force Association Air Warfare Symposium di Orlando in Florida, aveva dichiarato che l’USAF stava ripensando il modo con il quale utilizza ed utilizzerà i propri aerei in combattimento utilizzando le nuove tecnologie, tra cui i velivoli a pilotaggio remoto. Gli UAV potrebbero iniziare a sostituire i caccia con equipaggio già a metà del 2020 e, tanto per citarne uno già avanti nello sviluppo, il velivolo a pilotaggio remoto autonomo XQ-58A Valkyrie potrebbe essere il futuro sostituto dei caccia tradizionali americani.

In questo contesto si inserisce la Low Cost Attritable Aircraft Technology, or LCAAT, che ha l’obiettivo di rompere la curva crescente dei costi di sviluppo dei nuovi aerei da combattimento. Gli obiettivi dell’iniziativa del LCAAT comprendono la progettazione e la costruzione più rapida di sistemi UAS, sviluppando strumenti di progettazione migliori e maturando e sfruttando processi di produzione commerciali per ridurre i tempi e i costi di costruzione.

A margine dell’Air Warfare Symposium il Generale Holmes aveva aggiunto che “pensando al NGAD e ai programmi successivi, non mi aspetto che produca cose che sembreranno necessariamente un caccia tradizionale”. In definitiva, può significare che il prossimo aereo da combattimento degli Stati Uniti potrebbe essere senza pilota? E potrebbe essere il famigerato velivolo segreto al quale si è riferito il Dottor Will Roper?

L’aviazione militare russa, ma soprattutto quella cinese sta rapidamente diventando una minaccia enorme per gli Stati Uniti, secondo quanto riportato nel rapporto 2020 China Military Power.

Si dice che la dimensione dell’aeronautica militare dell’esercito popolare di liberazione cinese includa un totale di 2.500 aeromobili, rendendola la terza più grande al mondo. Nuovi droni da combattimento, caccia stealth di quinta generazione, aerei cargo riconfigurabili e difese aeree costruite in Russia stanno rendendo la Cina ancora più letale, e in effetti, tutti questi progressi rappresentano una grande preoccupazione per i pianificatori di guerra statunitensi sia a livello dimensionale che per la crescente sofisticazione tecnica.

Questi fattori sono molto probabilmente solo uno dei tanti motivi per cui l’aviazione militare americana continua a cercare una modernizzazione accelerata per sviluppare velocemente nuovi aerei da combattimento per aumentare il numero di velivoli da impiegare operativamente, tema già messo sul tavolo da tempo dai comandanti nei teatri operativi.

Per avere successo, la US Air Force deve continuare il lavoro di progettazione e sviluppo e accelerare l’evoluzione tecnologica aggiornando i suoi concetti operativi per imporsi nelle future operazioni militari in tutti i domini.

Considerando che l’US Air Force ha acquistato troppo pochi F-22 e le circostanze hanno ritardato in modo significativo gli acquisti pianificati di F-35, il programma NGAD rappresenta oggi una necessità cruciale per ripristinare la forza di superiorità aerea della nazione. Il programma NGAD se portato avanti velocemente come prospettato da Roper potrebbe far emergere nuovi fornitori di tecnologia aeronautica, a basso costo rispetto ai tre tradizionali Boeing, Lockheed Martin e Northrop Grumman, e metterebbe in seria difficoltà anche i programmi F-35 JSF ed F-15EX.

NGAD – Next Generation Air Dominance

Come il Tempest e il FCAS europeo anche il NGAD, chiamato anche PCA – Penetrating Counter Air, sarà un sistema di sistemi. Non più un velivolo da combattimento classico ma un velivolo che lavorerebbe come un nodo, un sensore centrale, che dovrà gestire una famiglia di sistemi integrati e collegati in rete. Il risultato finale potrebbe anche non sembrare un jet da combattimento tradizionale rappresentato da un velivolo specifico. Probabilmente comprenderà, quindi, un sistema integrato di velivoli con e senza pilota che integrerà il teaming in rete per fornire gli effetti di missione desiderati… Per la lettura completa dell’articolo, connttersi a Aviation Report