Ambiente, infrastrutture, edilizia, macchine. Selezione da Africa muraglia verde a Ferrari EAU a arance termoisolanti

13 Novembre 2020 Fonte: buildingCUE

3 NOVEMBRE 2020

BuildingCuE - Close-up Engineering

Fra le novità o i successi del panorama scientifico e tecnico della pubblicistica del settore segnaliamo …

12 NOVEMBRE 2020

GEMMA DELLE CAVE

Una muraglia verde per l’Africa, The Great Green Wall

La Grande Muraglia Verde dell’Iniziativa per il Sahara e il Sahel è un programma africano volto a contrastare l’effetto dei cambiamenti climatici e della desertificazione, proteggendo il patrimonio e l’economia localeNEWS

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Proposta 13 anni fa da due degli statisti più anziani del continente, l’allora presidente della Nigeria Obasanjo e l’ex presidente del Senegal Wade, la Grande Muraglia Verde è diventata ora molto importante. L’incalzante minaccia del cambiamento climatico, infatti, mina principalmente territori come l’Africa. Non solo è tra le zone più povere del mondo, ma il 40% della sua superficie è colpito da problematiche come desertificazione, disboscamento e siccità.

Una muraglia verde per l’Africa, The Great Green Wall
Desertificazione in Africa. PH: lifegate.it

Le conseguenze di tutto ciò stanno danneggiando gravemente le popolazioni locali, che vivono di agricoltura come sostentamento. La muraglia, quindi, è stata pensata proprio per ridare dignità a una parte di territorio africano degradata e provata a fondo da eventi atmosferici estremi, che stiamo vivendo sempre più abitualmente negli ultimi decenni.

Grande Muraglia Verde, il progetto ambizioso

Il progetto ha lo scopo di essere portato a termine entro il 2030, per poter contribuire ai Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030. Prevede la riforestazione di una parte dell’area sahel-africana, che copre quasi 8000 km di lunghezza e 15 km di larghezza per un totale di 20 paesi. L’idea originariamente venne a Richard St. Barbe Baker, pioniere ambientalista, il quale ipotizzò la necessità di una muraglia verde, che andasse da una costa all’altra dell’Africa. Solo nel 2007 l’idea ha visto approvazione dalla Comunità degli Stati del Sahel e del Sahara. 11 paesi lungo la muraglia verde, per ora, hanno già riabilitato quasi 4 milioni di ettari di terra e creato 350.000 posti di lavoro nel processo.

Una muraglia verde per l’Africa, The Great Green Wall
Linea della Grande Muraglia Verde in Africa. PH: lettoquotidiano.it

Principali iniziative ambientali per la muraglia verde

  • Vengono favorite specie vegetali, che si possano adattare al clima
  • Istituzione di giardini polivalenti, in cui crescere alberi e frutti utili sia alla vendita che al sostentamento
  • Aumento di processi di irrigazione e rivitalizzazione dei terreni

Comunicazione e sensibilizzazione delle comunità locali sono state necessarie per l’implementazione di tali buone e semplici pratiche. Gli effetti apportati sono stati molteplici. Dell’incremento della sicurezza alimentare, al progresso delle condizioni sociali, a una maggiore scolarizzazione dei bambini. In particolar modo, si è assistito ad un notevole miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.

A che punto è?

“La Grande Muraglia Verde promette di essere un vero punto di svolta. Fornirà un futuro più luminoso per i giovani rurali in Africa e la possibilità di rivitalizzare intere comunità. Può unire i giovani attorno a un’ambizione comune: creare una meraviglia del mondo del XXI secolo”  

Monique Barbut della Convenzione dell’ONU per la lotta alla desertificazione

Per i numeri posseduti e i milioni di alberi già piantati, dovrebbe diventare l’ottava meraviglia del mondo. Purtroppo, il record tarderà sicuramente ad arrivare. Il progetto, non solo è ancora in corso, ma risulta essere un po’ abbandonato a sé e completo solo per il 15% al momento. Come si legge su Nature, i principali responsabili delle decisioni dell’Unione Africana non vedono il muro verde come una priorità, e i donatori internazionali sembrano riluttanti a impegnare ulteriori finanziamenti.

Una muraglia verde per l’Africa, The Great Green Wall

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Fondata nel 1930 da Enzo Ferrari, la Ferrari è simbolo dell’Italia nel mondo. Non c’è persona che non sappia cos’è una Ferrari. Seppur impegnata nella produzione di auto di ogni tipo (e non solo) essa si riconosce principalmente nelle monoposto di Formula 1. Infatti, tale scuderia è una delle più longeve, nonchè vincenti scuderie al mondo….


Dalle arance siciliane nascono pannelli termoisolanti

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Arance siciliane: un pannello termoisolante

Il pannello nasce dalla lavorazione del pastazzo delle arance, impasto ottenuto dalla lavorazione dello scarto di questo agrume. L’impasto è composto dai semi, dal flavedo (parte esterna colorata della buccia)e dall’albedo (parte bianca interna della buccia). Questi elementi vengono lavorati ottenendo un prodotto capace di autoincollarsi. Non è necessario infatti aggiungere additivi chimici che spesso possono essere anche inquinanti e dannosi per la salute. Dagli studi effettuatti, il pannello prodotto dal pastazzo possiede ottime proprietà termoisolanti che lo rendono di fatto un’ottima soluzione in commercio. Il pannello ha delle buone proprietà di isolamento sia termico che acustico ed è adatto per l’isolamento delle pareti esterne degli edifici. Essendo esteticamente molto simile al sughero, le lastre di pastazzo di arance possono essere appetibili anche per applicazioni di rivestimento delle pareti, come pannello per controsoffitti o può essere utilizzato come elemento di design nell’arredamento interno …..

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Dalle arance siciliane nascono pannelli termoisolanti
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Parco Ferrari World, una struttura reticolare totalmente dedicata alla scuderia italiana

Realizzato nel 2010, il parco Ferrari Word è la più grande attrazione dedicata ala scuderia italiana. Sorge sull’isola di YAS Island ed è una struttura organica che si fonde con l’ambiente circostante.ARCHITETTURAARCHITETTURA MODULARE

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Nella più grande isola naturale degli Emirati Arabi Uniti, YAS Island, nel 2005 Benoy Architects progetta il primo parco a tema Ferrari oltre che la più grande attrazione di questo tipo. Realizzato nel 2010, il Parco rende omaggio alla passione, l’eccellenza, le prestazioni e le innovazioni tecnologiche che Ferrari ha raggiunto nel corso degli anni e che rappresenta oggi. La struttura è caratterizzata da una copertura totalmente rossa, colore iconico della scuderia di Maranello. Ferrari World Abu Dhabi offre oltre 20 attrazioni, per adulti e bambini. Ognuna racconta un aspetto diverso della storia Ferrari. Vi sono le montagne russe più veloci del mondo, che raggiungono i 240 km/ora e che simulano la sensazione mozzafiato di una monoposto Ferrari. Caratteristica anche l’esperienza di G-force, con un’eccitante corsa fino ai 62 metri di altezza, oltre il tetto del Parco, per poi tornare fino a terra.

La struttura del parco Ferrari World

Il parco è di proprietà di Aldar Properties PJSC, azienda di gestione, investimenti e sviluppo immobiliare leader nel settore ad Abu Dhabi. La struttura del parco dedicato alla Ferrari è disposta su tre livelli. In tutto occupa una superficie di 176 mila metri quadrati, 3 milioni di metri cubi il volume complessivo. Il parco è avvolto da un tetto rosso di 700 metri di diametro, col marchio del Cavallino Rampante in formato extra large, uno scudetto che da solo misura quasi 65 metri. E che ovviamente è il più grande mai realizzato. Venti attrazioni per grandi e bambini, le montagne russe più veloci in assoluto, il cinema 3D, la galleria delle auto storiche, la riproduzione del paddock nel giorno di gara, 6 punti ristoro e shopping esclusivo con 2 Ferrari Store.

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