25 Febbraio 2021 Autore: Mario Tieghi
Sabaudia: un angolo di storia della solare città giardino del razionalismo delle bonifiche pontine e del futurismo, distesa fra la foresta e i feraci campi, i laghi e le dorate dune sabbiose del Tirreno centrale.
Giuseppe Fichera nasce a Solarino (Siracusa) il 23 settembre 1908, al tempo del drammatico terremoto di Messina. La sua vita si caratterizza per un’esperienza intensa in merito ai diversi momenti storici trascorsi. Tra le cariche ricolme di responsabilità pubblica, la scelta, nel 24 marzo 1946, di prendere parte alle elezioni amministrative, circostanza per cui fu eletto Sindaco di Sabaudia, un incarico che ricoprì fino al 30 agosto 1949. Le cronache cittadine raccontano di un personaggio, dotato di un’estesa cultura, cresciuto in quel dibattuto periodo storico, presente nella località pontina dall’anno 1932, motivato a partecipare agli avvenimenti più rilevanti.
Nel ruolo di insegnante, operò nelle classi delle scuole di Rivo La Nespola, poi a Molella e, a seguire, a Sabaudia centro. Ancora oggi, tra gli adulti, è possibile incontrare alcuni suoi ex alunni della scuola elementare, che lo ricordano nello svolgimento della sua attività di insegnante in diversi plessi.
A livello personale, durante la stagione collegata agli incarichi amministrativi, ho avuto modo di frequentarlo e di apprezzarlo per la vivacità che dimostrava di sapere esprimere. Era una persona affabile, che, seppure avanti negli anni, si era dimostrato disponibile inserendosi adeguatamente nel periodo del Cinquantesimo anniversario della località pontina. In questa realtà aveva trascorso più di tre lustri, successivamente, si era spostato su Roma e, trascorsi alcuni anni, aveva stabilito di rientrare definitivamente nella sua Sicilia.
A ricordo di questo singolare protagonista, all’interno del Consiglio Comunale, maturò la corale scelta di intitolargli la prestigiosa Aula del Consiglio, ritenendolo come un giusto riconoscimento, relativamente alla sua attività di personaggio pubblico impegnato nell’attività profusa in campo sociale e culturale.
Giuseppe Fichera come viva testimonianza del tempo della bonifica
Per la ridente località di Sabaudia, secondo Comune dell’Agro pontino, le due ricorrenze, 15 aprile 1933-15 aprile 2021, racchiudono circa 87 anni di storia.
Per la crescita di questo centro, diversi sono stati i protagonisti che hanno operato negli anni, dai primi bonificatori ai pionieri, ai lavoratori del settore agricolo, commerciale ed agli operai, che spesso sono rimasti sconosciuti, ma che hanno dato il personale contributo per tutto quello che è stato concretizzato e che si può ammirare ancora oggi.
Varie le componenti che furono impegnate per l’insediamento e la crescita di una popolazione alquanto eterogenea, di provenienza italica e soprattutto originaria del Veneto, del Friuli, dell’Emilia e Romagna. Rilevanti gli interventi degli amministratori pubblici che hanno lavorato per la crescita della località pontina, dai primi Podestà, ai Sindaci, che si sono succeduti nel tempo.
E’ stato un impegno che ha investito gran parte della gente che qui si è fermata, compresi alcuni autorevoli rappresentanti del mondo religioso. In proposito, tra i vari personaggi del tempo, che si fecero notare per l’impegno profuso, vi è Giuseppe Fichera, che ricoprì l’incarico di primo Sindaco, figura di un educatore calato in mezzo alla popolazione. Negli anni ’30, era giunto da Solarino (Sr) nella terra pontina, e qui si era fermato fino all’importante designazione di capo dell’Amministrazione Comunale. Con questo ruolo il versatile personaggio ha così rappresentato la seconda città dell’Agro pontino in un momento essenziale della sua crescita, avendola vissuta sin dai primi momenti di vita.
Il Sindaco Fichera in diverse circostanze aveva evidenziato le difficoltà che attanagliavano questo centro con aspirazioni turistiche e ambientali. E, tra i provvedimenti di urgenza, venne votata la scelta per la dislocazione della Scuola di Artiglieria Controaerea, assecondando l’iniziativa per uno sviluppo più concreto di questo territorio. Una serie di proposte, che vide prevalere l’idea del politico originario siculo, che riuscì a battere la concorrenza facendo prevalere le sue tesi. La nuova coalizione al governo della località marittima ottenne delle affermazioni di peso e tra queste l’approvazione del bilancio, un successo riaffermato con un certo orgoglio dall’ex Sindaco Fichera, nel corso delle sue visite degli ultimi tempi a Sabaudia. Personalmente, ho avuto modo di conoscerlo in età adulta quando, dopo anni di lontananza, era ritornato nell’Agro Pontino. Uomo intelligente ed acuto, con un tenace attaccamento a questi territori ed alla gente che a queste zone si era legata. Un’esperienza di vita, che lui stesso aveva voluto condensare raccontandola sulle pagine dell’avvincente volume “ Sabaudia…primo amore”, pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario di Sabaudia. Dotato di una consistente formazione umanistica, era solito esternare i personali ricordi nei soggiorni che trascorreva presso l’albergo ‘Le palme’, poco distante dal villino razionalista, che lo aveva ospitato nei primi anni. Commentando la sua esperienza vissuta, aveva descritto i momenti più significativi, attinenti alle vicende passate ed agli avvenimenti di maggiore spessore degni di trasmettere ai posteri. “Sagra popolare ( 5 agosto di ogni anno)” – così Fichera prefigurava il memoriale fissato per il festeggiamento della giornata della Fondazione: “Ore 7– inizio dei potenti rintocchi del campanone della Torre civica – così proseguiva il breve scritto – contemporaneamente far eseguire spari ogni 8 – 10 secondi subito dopo la banda musicale, schierata di fronte al monumento di tutti i caduti delle guerre dovrà eseguire l’inno nazionale. Subito dopo la banda suonando marce, si porterà sino al piazzale della Chiesa e da qui percorrerà sempre suonando tutte le strade del centro di Sabaudia. Intorno alle 10 la Banda musicale autotrasportata dovrà suonare qualche marcia a Molella, a Mezzomonte, a Borgovodice e a San Donato. Ore 17 circa: la Banda musicale dovrà riprendere sempre suonando il giro delle strade principali della città. Ore 22 circa: possibilmente far tenere un concerto musicale in piazza fino alle ore 24”.
Giuseppe Fichera primo Sindaco dopo il Podestà Nel 1933, il primo Podestà fu Valentino Orsolini Cencelli, nel 1946, come Sindaco eletto fu Giuseppe Fichera, che rimase in carica per un triennio, dal 24 marzo 1946 al 30 agosto 1949. Nato a Solarino, il 23 settembre del 1908, al tempo del disastroso terremoto di Messina, il 17 marzo 1946, venne eletto nelle amministrative. Nel nuovo Consiglio Comunale, accanto a lui sedettero: Domenico Rigoni, Achille Danti, Domenico Omizzolo, Giovanni Medves, Gennaro Palmieri, Pasquale Parravano, Raffaele Miatello, Sebastiano Cudicio, Igino Canciani, Attilio Fantinatti, Agostino Scavazza, Giuseppe Valerio, Romolo Nalli, Luigi Casalvieri, Giacomo La Viola. Antonio Bellucci, Antonio Zanin, Giacomo Ghion, che collaborarono con lui nei ruoli di Assessori e di Consiglieri. E’ deceduto a Roma il 6 ottobre 1998.
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Alla cittadina di Sabaudia, ininterrotta fonte d’ispirazione per tanti letterati e artisti, e centro sportivo delle forze armate e di polizia, un altro siciliano, il famoso scultore Emilio Greco, donò le sue opere, raccolte e esposte nell’omonimo Museo. Uno degli ultimi sindaci di Sabaudia, profugo libico, era di origini siciliane: il Gen. Salvatore Bellassai, che era stato già al comando della Brigata di artiglieria Contraerea. L’autore di questo articolo, Mario Tieghi, già sindaco della cittadina della riviera laziale, durante il peridodo del suo assessorato alla cultura accolse con il sindaco Generale Bellassai, per diverse manifestazioni culturali, Domenico Cambareri e alti suoi amici, fra i quali Macello Veneziani, Aldo Di Lello, Mario Palombo, Luisa Gorlani, Francesca Pietropaolo con il Festival di Spoleto e Rai International, Adela Ojeda Prandi, Mirella Caponetti (“Premio Giuseppe Verdi”), oltre all’indimenticabile Gino Ragno, Segretario Generale dell’Associazione per l’Amicizia Italo-germanica e del Premio Capo Circeo.