Il Pensiero Forte: guardiamoci attorno, che miseria politica!

04 Settembre 2021

La ritirata USA dall’Afghanistan segna la fine del mondo unipolare Luciano Lago  01 Settembre 2021


Credito sociale e “Green Pass”
di Adriano Tilgher

Mentre in Cina sperimentano il Credito Sociale, in Italia fanno le prove generali con il “lasciapassare verde”. Cos’è il Credito Sociale? È un selvaggio strumento di controllo e schiavitù dei popoli realizzato attraverso un enorme strumento informatico che deve vagliare le attività dei singoli, sempre più individui e sempre meno persone, in tutte le loro manifestazioni: siti visitati, tempo passato con i giochi elettronici, compere effettuate, situazione patrimoniale e quella lavorativa, multe ricevute, processi subiti, condanne, denunce….
 
Insomma una vera e propria schedatura telematica. Dove il sistema telematico non è al servizio dell’uomo, ma ne è il controllore ed il limitatore dei diritti e delle libertà.


Nei primi esperimenti, effettuati su territori limitati, ad ogni cittadino viene dato il punteggio che determina la distinzione fra cittadini buoni e cittadini cattivi con diverse sfumature a seconda del punteggio. Tutti questi calcoli, gestiti in autonomia dalle macchine (in questo caso mega computer), determinano l’integrità ed il livello di credibilità delle persone.
In base a queste valutazioni la macchina stessa determina chi può prendere l’aereo e chi no, chi può viaggiare e chi no, il livello e la qualità delle scuole che i figli possono frequentare, se si può affittare una camera d’albergo o meno, la possibilità di avere una carta di credito e addirittura può decretare l’impossibilità di avere un posto di lavoro.
In questo modo, non solo si viola in modo sistematico la vita privata delle persone, non solo le si rendono completamente dipendenti dalle macchine ma addirittura si avvia un processo irreversibile di controllo profondo che rappresenta la schiavitù di questo nuovo millennio. L’osservatorio dei diritti umani ha definito tutto questo disumano.
Il “lasciapassare verde” invece è solo un più modesto tentativo, per abituare le popolazioni europee, meno disponibili alla schiavitù di quelle cinesi, a quello che ci stanno costruendo addosso.
Certo, anche questo lasciapassare impedisce, sin da subito, a chi non lo possiede, di viaggiare, di andare al ristorante, al cinema, alle manifestazioni al chiuso, a scuola, all’università ecc., ma non crea ancora una graduazione sociale e soprattutto non crea dipendenza dalle macchine. Al contempo, però, crea una forte discriminazione sociale fra le due categorie: i possessori e i non possessori del lasciapassare.


Se poi aggiungiamo che tutti i “media”, giornali, radio e televisioni (tranne qualche piccola eccezione), danno spazio ai fomentatori di odio nei confronti di chi non possiede il “lascia passare” al punto che riportano frasi ed interviste, di giornalisti, medici, infermieri e di sedicenti politici nostrani, che sono dei veri e propri insulti e minacce, ci rendiamo conto della gravità della situazione.
Probabilmente tutto questo livore dipende o dalle paure di questi mezzi uomini e mezze donne o dall’invidia di non aver avuto la forza di resistere come altri, ed ora, che iniziano a rendersi conto della scarsa efficacia del sedicente vaccino, iniziano a sputare veleno contro chi ha saputo aspettare.
Questa situazione però è generata dalla gestione in malafede di un problema autentico: la diffusione di una pandemia partita, guarda caso, proprio da un laboratorio cinese.
Che coincidenza!!!
Brutti tempi ci attendono; ma noi tutti, vaccinati e non, dovremo sottrarci alle subdole manovre di chi ci vuole dividere, in tribù contrapposte, per portarci ad un sempre più stretto controllo e ad una graduale limitazione della nostra autonomia e della vita privata.
Non diventiamo i guardiani dei nostri vicini e dei nostri amici, come avviene nei regimi totalitari (ne abbiamo avuti svariati esempi durante le folli chiusure epidemiche), ma solidarizziamo per la tutela autentica della nostra vita, del nostro lavoro, delle nostre famiglie.
 
Immagine: https://www.ariannaeditrice.it/

Sventurato chi non arriva in fondo alla tana del bianconiglio Lorenzo Centini  01 Settembre 2021

L’ultimo samurai Rodolfo Sideri  01 Settembre 2021

Canale Kabul Emanuele Casalena  01 Settembre 2021

Nonostante il saccheggio Bastian Contrario  01 Settembre 2021

Vaccini, film già visto: chi protesta è un criminale Ettore Savini  01 Settembre 2021

APPROFONDIMENTI: Fine pena mai Roberto Pecchioli  01 Settembre 2021

Et voilà, il piatto è servito

1965 al liceo classico “Cristoforo Colombo” di Genova due studenti iscritti alla Giovane Italia (associazione studentesca che si rifaceva al MSI), Diego Meldi ed Amleto Belelli, fondano l’organismo rappresentativo studentesco, è un primo atto “Politico” di Amleto, un primo passo che porterà Belelli a fondare nel 1991 il Partito “Europa 2000”, che l’anno successivo si presenterà alle Elezioni Politiche con un programma fondato sull’abolizione della legge Merlin e sulla lotta ai privilegi. Belelli nel 1967 lasciò la Giovane Italia e si iscrisse alla Democrazia Cristiana, diventando dirigente nazionale dell’ M.C.L. (Movimento Cristiano Lavoratori), una costola delle A.C.LI.

Nel 1975, si avvicina al Partito Radicale, se ne discosterà nel 1986, quando proporrà una mozione alternativa a Marco Pannella. Probabilmente a molti di voi, questo nome apparirà sconosciuto, vi svelo un mistero, provate a leggerlo al contrario, Amleto diventa Otelma, si proprio lui, il Conte di Quistello, fondatore dell’ordine teurgico di Elios.

Belelli ha ben tre lauree conquistate negli anni presso l’università di Genova, una in Scienze Politiche ottenuta anche grazie ad una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri che gli consentì di studiare presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano. Una in Storia, ottenuta con una tesi sulle “Teorie millenaristiche sulla fine dei tempi”, ed una terza in Filosofia, dove alla discussione finale portò una tesi di 250 pagine su Sant’Agostino. Otelma è anche Presidente Europeo dell’Ordre des Occultistes d’Europe, Presidente Nazionale dell’Ordine degli Occultisti d’Italia, e Presidente del Centro Italiano di Studi Astrologici. Riconoscimenti ottenuti lasciando il giovane studente con simpatie Missine lettore di Evola e Guenon a bruciare nella “Fiamma” e rinascendo (moderna fenice) dalle proprie ceneri come Divino Otelma, “Fonte di Vita e di Salvezza, dispensatore di Verità Archetipa, Luce dei Viventi”.

Sto sinceramente pensando di percorrere quella strada, sono sprovvisto dei titoli accademici, ma un’infarinatura Esoterica non mi manca, e ultimamente mi sto accorgendo di riuscire a prevedere il Futuro. Il clima di repressione e isteria collettiva scatenato da media e governo contro chi ha ancora il coraggio di pensare con la propria testa, ha raggiunto lo scopo prefissato, una nuova strategia della tensione, dove i vecchi apparati dello stato collusi con finanza e criminalità, troveranno manovalanza per riproporre vecchi giochi di potere che negli anni ‘70 ed ‘80, hanno visto centinaia di morti. Destra e Sinistra, non esistono più, o meglio esistono e coabitano alla “Reggenza” del Paese, (ho usato questo termine, perché sappiamo bene che il “Governo” non abita più qua). La nuova guerra civile sarà tra “Benedetti” e non Benedetti” inteso come Vaccinati e non, con la variante dei sì Green Pass e no Green Pass, dove nella seconda categoria ci sono anche tantissimi vaccinati, ma che non riconoscono la legittimità di una limitazione dei diritti costituzionali. La politica d’odio e delegittimazione dei vari Politici, virologi, pennivendoli e starlettes, contro chi la pensa in modo “alternativo” ha prodotto il risultato sperato, dopo la discriminazione già attuata dal 6 agosto, (data dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass), adesso si passa alla de umanizzazione, degli avversari. L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato propone di far pagare i ricoveri a chi non è vaccinato. Il Virologo Roberto Burioni si auspica che i non vaccinati restino a casa “come sorci”. Il presidente della Liguria ed assessore regionale alla sanità Giovanni Toti si dichiara “grato alla scienza”, auspica un nuovo lockdown solo per i non vaccinati e per voce dell’ assessore alla cultura e spettacolo della Regione Liguria Ilaria Cavo, annuncia l’invio di una “velina” a tutti gli organizzatori di spettacoli ed eventi dal vivo della regione per richiedere agli artisti, un appello al vaccino durante le loro esibizioni. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha affermato: “no vax” fuori dai luoghi pubblici dal 30/9″, già pronte migliaia di lettere di sospensione per i dipendenti pubblici indisciplinati. Alessandro Sallusti paragona i no vax ai terrapiattisti, e definisce criminali le manifestazioni di protesta. David Parenzo invita i “rider” a sputare nel cibo che devono consegnare ai no vax. I numeri parlano chiaro gli Italiani che nonostante tutto ancora rifiutano l’immunizzazione sono oltre i 14 milioni, era chiaro che prima o poi qualcuno non fosse più disposto ad essere considerato cittadino di serie b e reagisse. In questa settimana sono volate qualche parola di troppo verso giornalisti, politici e virologi, (ed un gancio destro ad un giornalista di Repubblica), oggi primo settembre scatta la fase 2 dell’operazione Green Pass, rendendolo obbligatorio per medici, ed insegnanti, scatta altresì l’obbligo per treni a lunga percorrenza, autobus interregionali, e traghetti. I movimenti anti Green Pass per questa data hanno previsto legittime manifestazioni di protesta in tutta Italia. Mentre il virologo Bassetti chiede la scorta per le minacce subite ed auspica che i manifestanti siano considerati “terroristi”, la stampa chiede l’arresto dei capi dei “rivoltosi”, ed il Viminale studia un piano per contenere possibili disordini. Nei punti più caldi ci saranno i blindati di polizia e carabinieri armati di tutto punto, fra loro anche i militari immortalati a ferragosto a Roma seduti sui muretti di un giardino costretti a pranzare al sacco, perché “non vaccinati” e quindi impossibilitati a pranzare insieme ai compagni, perché sprovvisti di Green Pass ( Palazzo Chigi, ha esteso l’obbligo a tutte le mense, comprese quelle delle caserme). Immagini simili hanno fatto il giro del web, si vede una poliziotta sul gradino di una scala con un vassoio sulle gambe mentre termina il pasto con un budino al cioccolato. In un’altra si scorge un collega in piedi col vassoio appoggiato sul muretto di un parcheggio, accanto una borraccia, dietro sulla sfondo la volante. Daniele Tissone segretario del sindacato Silp-Cgil, ribadisce che per le forze dell’ordine “non c’è obbligo di vaccinazione”. Fabio Conestà, segretario generale del Mosap (Movimento sindacale autonomo di Polizia), calca ancora di più: “È ora di mettere fine a questa pagliacciata dai contorni tristissimi e disgustosi (..) Non è accettabile in un Paese civile che servitori dello Stato siano abbandonati a consumare il proprio pasto sull’asfalto rovente o su di una scalinata sporca come se fossero cani randagi. Anche la Polizia Penitenziaria è sulle barricate. Il sindacato autonomo Sappe pubblica sul proprio sito la foto di un collega che a Pordenone mangia da solo seduto a un tavolo di fortuna, messo in strada tra file di auto parcheggiate e bidoni della spazzatura. Nonostante tutto qualche incidente probabilmente avverrà, sarà identificato il colpevole in un qualche generico “militante di destra”, cosi potranno inasprirsi le censure, svogliati militari suoneranno alle nostre porte alle prime luci dell’alba e tornerà in auge il mai dimentico slogan della strategia della tensione: Se vedi un punto nero spara a vista, o è un carabiniere (non vaccinato) o è un fascista!

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