IAI, sguardo sulle dinamiche mondiali: Clima, Polonia, Venezuela, Africa-Ue

16 Novembre 2021 Fonte: IAI Istituto Affari Internazionali


Clima, Polonia, Venezuela, Africa-Ue
novembre 2021G20, COP26 e l’emergenza clima: approfondimenti dall’opinione pubblica italiana Margherita Bianchi e Giulia Gozzini «Un recente sondaggio commissionato dal programma di politica estera italiana dello IAI, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, sottolinea come la maggioranza degli intervistati italiani ritenga che il cambiamento climatico sia la prima minaccia alla sicurezza nazionale. Seguono le pandemie (85%), gli attacchi informatici (70%) mentre i flussi migratori, che sono tradizionalmente in cima alle preoccupazioni degli italiani, si classificano al quarto posto. Ma, mentre la legislazione europea è considerata importante per la lotta al cambiamento climatico, gli italiani sono meno convinti dell’impatto che le iniziative della società civile possono avere nello spronare azioni più ambiziose da parte dei governi nazionali. Alla domanda sull’efficacia delle denunce legali presentate da gruppi di privati cittadini e organizzazioni della società civile contro il governo italiano per la sua mancanza di azione nell’affrontare il cambiamento climatico, una grande maggioranza – l’85% – crede che tali azioni siano utili per aumentare la consapevolezza, ma solo il 42% trova tali misure efficaci per influenzare le decisioni politiche.» Leggi qui

ArticoliLa questione polacca dell’EuropaRiccardo Perissich«Alcuni hanno interpretato la decisione della Corte polacca come un passo verso la Polexit. Le somiglianze con il processo che ha portato alla Brexit sono innegabili; il nucleo della campagna Brexit era la sovranità e soprattutto il rifiuto dell’autorità della Corte di giustizia europea. Tuttavia, la grande differenza è che, a differenza del Regno Unito, la stragrande maggioranza della popolazione polacca sostiene attivamente l’appartenenza all’Ue i cui benefici economici e politici sono evidenti a tutti.» Leggi qui

Il collasso dell’industria petrolifera venezuelana: implicazioni economiche, sociali e politiche Rafael Ramírez «Il collasso petrolifero del Venezuela ha implicazioni politiche per l’Opec, in particolare per quanto riguarda l’equilibrio interno tra i suoi membri. Il Venezuela ha giocato un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione, non solo come membro fondatore, ma anche come motore fondamentale per lo sviluppo dottrinale della politica petrolifera internazionale. Come leader nella produzione internazionale di petrolio, il suo background storico e le sue posizioni politiche sono state, fino al 2014, fondamentali per raggiungere il consenso tra i membri dell’Opec. Senza il Venezuela, che giocava un ruolo rilevante, e con gli attuali problemi in Iran, Algeria e Libia, l’Opec sta perdendo il suo carattere internazionale, diventando essenzialmente un’organizzazione regionale dominata dalle monarchie della penisola arabica.» Leggi qui

Leggi altri IAI Commentaries
Relazioni istituzionali Unione africana-Ue: verso una nuova era? Jacopo Resti «I deficit di capacità di azione dell’Unione africana (Ua) e l’incoerenza politica dell’Ue influenzano le loro relazioni in molteplici modi. Lo sforzo nel far sentire la propria voce ha impedito all’Ua di agire su un piano di parità con l’Ue. Un segno tangibile della passività strategica dell’Ua è l’assenza di qualsiasi reazione ufficiale alla strategia globale dell’Ue con l’Africa. È possibile che la bozza di questa strategia subisca alcune revisioni durante il sesto vertice Ua-Ue per includere le opinioni africane, ma i negoziati si concentreranno molto probabilmente sulle priorità suggerite dall’Ue. La difficoltà di elaborare una posizione comune dell’Ua, sostenendo o contestando le linee strategiche dell’Ue, indeboliscono il potenziale di cooperazione e i risultati del partenariato.» Leggi qui

Leggi altri FEPS Policy Briefs Frammentazione regionale e politica estera e di siurezza dell’Ue Agnès Levallois et al. «Il mondo accademico concorda ampiamente sul fatto che la frammentazione regionale, intesa come il processo attraverso il quale l’autorità statale e le regole di impegno regionale sono in via di erosione o sono crollate del tutto, rappresenti una sfida significativa per l’azione esterna dell’Unione europea. La frammentazione mina l’autorità delle più naturali controparti dell’Ue, gli Stati centrali, e la distribuisce tra un gran numero di attori, inclusi i gruppi armati non statali. Per far fronte alla frammentazione l’Ue dovrebbe accrescere il coordinamento tra gli attori (istituzioni Ue e Stati membri), integrare gli interventi in ambiti politici diversi (sicurezza e non, esterni e interni) e impegnarsi con gli attori esterni (organizzazioni multilaterali, potenze globali, autorità regionali e attori locali).» Leggi qui

Leggi altre pubblicazioni JOINT I Podcast dello IAIA Torino lo scorso 20 ottobre 2021 si è tenuta al Campus Luigi Einaudi la conferenza “La guerra russo-ucraina e la Piattaforma Crimea: una strategia per porre fine all’occupazione?”, organizzata dallo IAI e dal Centro Interateneo di Studi per la Pace di Torino con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. In questo podcast vi proponiamo brevi analisi dei partecipanti raccolte a margine dell’evento.Ascolta tutti i Podcast dello IAI
Inside
Voci dallo IAI News IAI Turin Essay Prize 2021Sono stati selezionati i vincitori della prima edizione del IAI-University of Turin Essay Prize. I cinque saggi, vagliati da una commissione composta dagli istituti e centri d’eccellenza che hanno promosso l’iniziativa, saranno pubblicati nelle collane editoriali dello IAI e presentati durante una cerimonia di premiazione online il 7 dicembre 2021.Dettagli Premio IAI 2021, quarta edizione E’ stato trasmesso online il 29 ottobre, sul sito del quotidiano La Stampa e sui canali IAI, l’evento conclusivo della quarta edizione del Premio IAI “Giovani talenti per l’Italia, l’Europa e il mondo”, dedicato quest’anno al tema “Il mondo post-Covid, l’Europa e io”. Guarda l’evento Vuoi diventare socio IAI?
Scopri come


Clima, Polonia, Venezuela, Africa-Ue novembre 2021G20, COP26 e l’emergenza clima: approfondimenti dall’opinione pubblica italiana Margherita Bianchi e Giulia Gozzini «Un recente sondaggio commissionato dal programma di politica estera italiana dello IAI, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, sottolinea come la maggioranza degli intervistati italiani ritenga che il cambiamento climatico sia la prima minaccia alla sicurezza nazionale. Seguono le pandemie (85%), gli attacchi informatici (70%) mentre i flussi migratori, che sono tradizionalmente in cima alle preoccupazioni degli italiani, si classificano al quarto posto. Ma, mentre la legislazione europea è considerata importante per la lotta al cambiamento climatico, gli italiani sono meno convinti dell’impatto che le iniziative della società civile possono avere nello spronare azioni più ambiziose da parte dei governi nazionali. Alla domanda sull’efficacia delle denunce legali presentate da gruppi di privati cittadini e organizzazioni della società civile contro il governo italiano per la sua mancanza di azione nell’affrontare il cambiamento climatico, una grande maggioranza – l’85% – crede che tali azioni siano utili per aumentare la consapevolezza, ma solo il 42% trova tali misure efficaci per influenzare le decisioni politiche.» Leggi qui

ArticoliLa questione polacca dell’EuropaRiccardo Perissich«Alcuni hanno interpretato la decisione della Corte polacca come un passo verso la Polexit. Le somiglianze con il processo che ha portato alla Brexit sono innegabili; il nucleo della campagna Brexit era la sovranità e soprattutto il rifiuto dell’autorità della Corte di giustizia europea. Tuttavia, la grande differenza è che, a differenza del Regno Unito, la stragrande maggioranza della popolazione polacca sostiene attivamente l’appartenenza all’Ue i cui benefici economici e politici sono evidenti a tutti.» Leggi qui

Il collasso dell’industria petrolifera venezuelana: implicazioni economiche, sociali e politiche Rafael Ramírez «Il collasso petrolifero del Venezuela ha implicazioni politiche per l’Opec, in particolare per quanto riguarda l’equilibrio interno tra i suoi membri. Il Venezuela ha giocato un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione, non solo come membro fondatore, ma anche come motore fondamentale per lo sviluppo dottrinale della politica petrolifera internazionale. Come leader nella produzione internazionale di petrolio, il suo background storico e le sue posizioni politiche sono state, fino al 2014, fondamentali per raggiungere il consenso tra i membri dell’Opec. Senza il Venezuela, che giocava un ruolo rilevante, e con gli attuali problemi in Iran, Algeria e Libia, l’Opec sta perdendo il suo carattere internazionale, diventando essenzialmente un’organizzazione regionale dominata dalle monarchie della penisola arabica.» Leggi qui

Leggi altri IAI Commentaries
Relazioni istituzionali Unione africana-Ue: verso una nuova era? Jacopo Resti «I deficit di capacità di azione dell’Unione africana (Ua) e l’incoerenza politica dell’Ue influenzano le loro relazioni in molteplici modi. Lo sforzo nel far sentire la propria voce ha impedito all’Ua di agire su un piano di parità con l’Ue. Un segno tangibile della passività strategica dell’Ua è l’assenza di qualsiasi reazione ufficiale alla strategia globale dell’Ue con l’Africa. È possibile che la bozza di questa strategia subisca alcune revisioni durante il sesto vertice Ua-Ue per includere le opinioni africane, ma i negoziati si concentreranno molto probabilmente sulle priorità suggerite dall’Ue. La difficoltà di elaborare una posizione comune dell’Ua, sostenendo o contestando le linee strategiche dell’Ue, indeboliscono il potenziale di cooperazione e i risultati del partenariato.» Leggi qui

Leggi altri FEPS Policy Briefs Frammentazione regionale e politica estera e di siurezza dell’Ue Agnès Levallois et al. «Il mondo accademico concorda ampiamente sul fatto che la frammentazione regionale, intesa come il processo attraverso il quale l’autorità statale e le regole di impegno regionale sono in via di erosione o sono crollate del tutto, rappresenti una sfida significativa per l’azione esterna dell’Unione europea. La frammentazione mina l’autorità delle più naturali controparti dell’Ue, gli Stati centrali, e la distribuisce tra un gran numero di attori, inclusi i gruppi armati non statali. Per far fronte alla frammentazione l’Ue dovrebbe accrescere il coordinamento tra gli attori (istituzioni Ue e Stati membri), integrare gli interventi in ambiti politici diversi (sicurezza e non, esterni e interni) e impegnarsi con gli attori esterni (organizzazioni multilaterali, potenze globali, autorità regionali e attori locali).» Leggi qui
Leggi altre pubblicazioni JOINTI Podcast dello IAIA Torino lo scorso 20 ottobre 2021 si è tenuta al Campus Luigi Einaudi la conferenza “La guerra russo-ucraina e la Piattaforma Crimea: una strategia per porre fine all’occupazione?”, organizzata dallo IAI e dal Centro Interateneo di Studi per la Pace di Torino con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. In questo podcast vi proponiamo brevi analisi dei partecipanti raccolte a margine dell’evento.
Ascolta tutti i Podcast dello IAI
Inside
Voci dallo IAI NewsIAI Turin Essay Prize 2021Sono stati selezionati i vincitori della prima edizione del IAI-University of Turin Essay Prize. I cinque saggi, vagliati da una commissione composta dagli istituti e centri d’eccellenza che hanno promosso l’iniziativa, saranno pubblicati nelle collane editoriali dello IAI e presentati durante una cerimonia di premiazione online il 7 dicembre 2021.Dettagli Premio IAI 2021, quarta edizione E’ stato trasmesso online il 29 ottobre, sul sito del quotidiano La Stampa e sui canali IAI, l’evento conclusivo della quarta edizione del Premio IAI “Giovani talenti per l’Italia, l’Europa e il mondo”, dedicato quest’anno al tema “Il mondo post-Covid, l’Europa e io”.Guarda l’eventoVuoi diventare socio IAI?
Scopri come
Istituto Affari Internazionali – Via dei Montecatini, 17 – 00186 – Roma – Rm – Italia
Email: iai@iai.it – Tel: +39066976831 – P.iva 02126711007
Cliccare qui per inoltrare ad un amico