16 Marzo 2023 Fonte: Istituto Affari Internazionali
Un dinamismo internazionale sempre più vorticoso
Segnaliamo questo aggiornamento informativo dell’IAI.
Desideriamo altresì ricordare che riteniamo che la quasi totalità dei centri di studio e analisi internazionali e ‘regionali’ in materia di politica estera, difesa, geoeconomia e geopolitica siano purtroppo allineati con le indicazioni e le direttive esplicite o tacite che provengono dal socio con ‘schiacciante maggioranza‘ all’interno della NATO. In particolare, in riferimento tanto al contesto vicino-orientale quanto a quello dell’Europa orientale e del conflitto in corso. Lo sono pure e in modo più scoperto e popolano non di meno i media di larga diffusione, quanto gli apparati dei servizi segreti dei Paesi Europei e i rappresentanti dei loro governi, liberamente obbligati ad adempiere i vincoli di ciò che alla luce del sole non esiste. – ‘LEUROPA DELLA LIBERTA’
Difesa europea, Turchia, Ucraina, spazio, Italia-Marocco |
marzo 2023 |
Premio IAI, edizione 2023 L’invasione russa dell’Ucraina ha evidenziato la vulnerabilità energetica di molti stati europei, riportando alla luce il tema della sicurezza degli approvvigionamenti in Europa. Come riconciliare la ricerca di una sicurezza energetica nel lungo termine senza trascurare gli obiettivi ambientali condivisi nell’ambito del Green Deal europeo? Come rinnovare e migliorare l’integrazione politica ed energetica europea? Da queste domande parte la nuova edizione del premio IAI 2023, dedicata al tema “Come uscire dal tunnel della crisi energetica: è possibile conciliare sicurezza e transizione?“. I giovani studenti universitari e neolaureati interessanti potranno partire da queste questioni chiave per esporre le loro idee, redigendo un saggio originale o realizzando un breve video-clip.Leggi quiArticoliSistemi di combattimento navale: sviluppi e sfide Alessandro Marrone e Elio CalcagnoL’innovazione tecnologica sta ridisegnando l’approccio dei principali Paesi al combattimento nel settore navale: sistemi senza pilota, armi a energia diretta e altri sistemi innovativi stanno avendo un impatto su come le marine militari organizzano le loro forze e i loro dispiegamenti operativi. Nel contesto attuale di conflittualità con l’Occidente voluto dalla Russia, i Paesi della Nato dovranno rivedere profondamente il loro approccio al combattimento navale e sviluppare capacità adeguate Questa necessità è particolarmente rilevante per l’Italia, che svolge un ruolo centrale nella deterrenza e nella difesa collettiva sul fianco meridionale della Nato e contribuisce alla postura continentale dell’Alleanza dal Baltico al Mar Nero. Leggi quiLa Turchia e la guerra della Russia all’UcrainaÖzgür ÜnlühisarcıklıDall’inizio della guerra della Russia all’Ucraina, la Turchia si è impegnata in un gioco di equilibrismo. Dal punto di vista politico, ha sostenuto Kiev e denunciato l’aggressione russa, mentre dal punto di vista militare, ha continuato a fornire droni armati a Kiev e bloccato gli stretti che collegano il Mar Nero e il Mediterraneo. Non ha, però, aderito alle sanzioni occidentali e continua a commerciare con la Russia. L’aggravarsi del conflitto potrebbe rendere insostenibile questo equilibrio e le imminenti elezioni in Turchia potrebbero influenzare la futura posizione del Paese: un nuovo governo potrebbe avere relazioni più strette con l’Europa e gli Stati Uniti. D’altra parte anche Erdoğan, se rieletto, potrebbe ambire a relazioni più costruttive con gli alleati occidentali e a dipendere meno dal sostegno della Russia. Leggi quiSicurezza e difesa europee: non è ancora tempo di avere troppe aspettative Adája StoetmanLa guerra in Ucraina ha accelerato gli sforzi dell’Europa in termini di difesa. Ci sono stati, in effetti, diversi sviluppi volti a rafforzare la cooperazione europea in materia di difesa. Tra questi spiccano l’adozione della Bussola strategica nel marzo 2022 e l’aumento dei bilanci per la difesa: molti dei Paesi europei stanno finalmente rispettando l’impegno di impiegare il 2 per cento del Pil in spese per la difesa, come concordato con la Nato nel 2014. La strada da percorrere, tuttavia, è ancora lunga. I Paesi europei devono dimostrare un impegno a lungo termine per il progetto europeo di sicurezza e difesa, muovendo così verso la realizzazione dell’autonomia strategica europea. Leggi quiLeggi altri IAI CommentariesSpazio: esplorare l’ultima frontiera della NatoNicolò Fasola et al.Lo spazio è un dominio sempre più importante per la sicurezza e la prosperità dell’area transatlantica e il Concetto strategico Nato del 2022 lo riconosce. L’uso dello spazio ha migliorato la capacità della Nato e dei suoi membri di anticipare o rispondere alle minacce con maggiore velocità, efficacia e precisione. Tuttavia, l’ambiente orbitale sta diventando un dominio sempre più conteso. La natura duale e polivalente dello spazio, il numero crescente di attori e mezzi e i progressi tecnologici hanno creato nuove opportunità, ma anche nuovi rischi e minacce per la sicurezza e la difesa degli alleati. Ciò impone alla Nato di riflettere su come mantenere il proprio vantaggio strategico nello spazio, così come negli altri domini collegati. Leggi quiLeggi altri Documenti IAIIl nesso cibo-energia e la cooperazione Italia-MaroccoMichaël TanchumLe conseguenze del Covid-19, della guerra in Ucraina e del cambiamento climatico sul nesso cibo-acqua-energia richiederanno nuove forme di cooperazione economica tra i Paesi del Mediterraneo occidentale per garantire la sicurezza alimentare in tutta la regione. Un partenariato Italia-Marocco sulla produzione di cibo utilizzando fonti di energia rinnovabile può essere un modello per lo sviluppo di filiere di produzione alimentare resilienti. Con una simbiosi commerciale tra l’industria agroalimentare italiana e l’emergente ecosistema di produzione alimentare tramite fonti rinnovabili del Marocco, la cooperazione nella produzione di fertilizzanti sostenibili potrebbe essere il trampolino di lancio per una più profonda cooperazione italo-marocchina nello sviluppo di catene di valore di una produzione alimentare sostenibile e resiliente nel Mediterraneo occidentale. Leggi quiLeggi altri IAI PapersI Podcast dello IAIDopo un anno di guerra della Russia all’Ucraina, è importante riflettere sulle implicazioni strategiche e i possibili futuri scenari. In questo podcast Elio Calcagno, Ottavia Credi e Giancarlo La Rocca analizzano gli effetti del conflitto sulla politica di difesa in Germania, Italia e Francia, mentre Karolina Muti e Michelangelo Freyrie offrono un focus sulla cooperazione Nato-Ue e l’industria europea della difesa. Ascolta tutti i podcast dello IAINews ed eventiFormazioneSempre più ricca è la proposta di formazione e specializzazione IAI. I corsi forniscono un approccio pratico per sviluppare e approfondire conoscenze e competenze su diversi temi di politica internazionale. Scopri anche gli Advanced Certificates e iscriviti ora per ottenere il 15% di sconto! DettagliLa guerra della Russia all’Ucraina. L’Istituto Affari Internazionali sui mediaOltre 1.200 interventi degli esperti IAI sui media per spiegare l’aggressione russa dell’Ucraina. Nella timeline pubblicata sul sito di AI potrete ripercorrere gli avvenimenti grazie alle nostre interviste e approfondimenti. Dettagli16 febbraio Armi nucleari e intelligenza artificiale: comprendere il nesso e mitigare i rischiIn questo webinar, online su Zoom dalle 17 alle 18, Marina Favaro parlerà della sovrapposizione tra intelligenza artificiale e nucleare, nonché del ruolo del settore privato nello sviluppo di standard e norme per l’intelligenza artificiale. L’evento è organizzato dallo IAI e dal Vienna Center for Disarmament and Non-Proliferation, con il sostegno dell’EU Non-Proliferation and Disarmament Consortium nell’ambito dell’iniziativa Young Women and Next Generation Initiative. DettagliVuoi diventare socio IAI? Scopri come |