Astronomia, esoterismo e percorsi della conoscenza su Terra e Luna. E Theia nelle viscere di Gea

1° Aprile 2024 Autore: Domenico Cambareri

Festeggiano tutti i viventi,

E per un attimo

sta librato il destino

F. Hölderlin (Inni e frammenti)

Luna, Luna, Luna!
(Foto di Renzo Grassi)

Non per compiacere E. Jung e G. Galli. Ma, quante strade e quanti incroci ci fanno trovare, ritrovare, per caso, per il mero caso e non il deificato caso, fra strane analogie e ancor più strane coincidenze? Forse significative? Cose su cui spesso si rimane in silenzio? Pure dopo lo smisurato sforzo di E. Jünger e del suo solidale chimico di allargare in segreto e in periglio gli orizzonti delle sinapsi con l’LSD sin oltre Orione? Non o con il ‘silenzio’ di Salvator Rosa, ‘Aut loquere, aut tacere, meliora silentio‘? Il silenzio di persone, pure geniali, ma … in realtà sperdute?

Ed E. Jünger si rallegra? Mircea non si placò e non si placherebbe, nel continuare nel cercare, come i fisici intorno al meta. Bisogna volgersi con Giuliano alla ‘Madre degli Dei‘, con Empedocle al ‘Poema fisico e lustrale‘, percorrere tutti i sentieri di Pitagora e giungere, oltre questi orizzonti e quelli degli zed delle piramidi e delle ziqqurat che forse guardano oltre Giove verso l’ipotetico Nibiru al brivido che non percorse Einstein, all’infinito scorrere e alla ‘OM‘ con Gautama? Oltre ogni velocità superiore alla luce, in cui i frammenti di Terra e Luna che ci costituiscono con le maree e i mesi e gli sconosciuti metalli d’imprevedibili comete e meteore e le nutrite schiere di esserini terrestri che possono vivere nello spazio e delle infinitesime particelle sempre più numerose quasi quasi quasi … senza massa? Oltre le mappe del cosmo neuronale e di quelle celesti e dei ‘pensabili’ e non rappresentabili ‘multuniversi’ cosmi e il loro principio e il rifuggire dell’entropia? Non dall’entropia, ma dell’entropia? Saltano i fisici? Saltano gli astrofisici? Perché no? Perché si? Le loro apprensioni son pure le nostre, mentre ritorniamo sulla Terra con la Luna che le gira intorno, senza girar intorno a se stessa. E il cosmo, incessante, scorre, si dilata si trasforma … invecchia e non muore e si trasforma. -D.C.

Cosa diremo dunque come sintesi? Poiché si era osservato che, fino al quinto corpo, non solo il mondo intellegibile, ma anche i corpi visibili del nostro mondo dovevano essere ritenuti impassibili e divini, si pensava che fino al quinto corpo gli dei fossero senza mescolanza; grazie alla sostanza feconda degli dei sussistono anche i corpi di quaggiù poiché la materia procede dall’eternità con gli dei, da loro e per mezzo di loro, in virtù dell’esuberanza del loro principio vitale e demiurgico. La provvidenza degli esseri, che coesiste fin dall’eternità …

Giuliano Imperatore (ALLA Madre DEGLI DEI, 11)

Da alcuni anni, la teoria formulata nei circoli astronomici sulla Luna nata dallo scontro della Terra con un altro corpo celeste, il presunto pianeta Theia, ha trovato largo seguito. Da qui, l’ulteriore sviluppo di teorie che cercano di rispondere a quesiti più circostanziati, che si nutrono pure delle esperienze e teorie acquisite in merito ad altri casi, quali quelli della formazione degli anelli e delle lune di Saturno.

L’idea della Luna nata da uno scontro della Terra con un altro corpo celeste certo non sarà stata un pensiero peregrino nella mente di chissà quanti uomini dotati di particolare curiosa attenzione verso la volta celeste e il bianco ‘astro’ che ci gira attorno e di fantasia creativa di ipotesi nel corso della storia umana, a prescindere dal modello fissista invalso nella storia delle civiltà antiche da noi conosciute e giunto sino agli albori della storia moderna. Tuttavia, non possiamo suffragare il ‘certo’ con qualche preciso riferimento, per cui siamo coscienti che esso ha più un valore ideativo e di argomentazione teorica ‘convincente’ basato … su di una non storicamente oggettivabile ipotesi: di una nostra asserita (ma non ‘assertiva’) probabilità ‘psicologica’, collocandosi perciò lungo un definibile perimetro di demarcazione fra realtà e fantasia.  

Nell’ambito della storia dell’astronomia, per quel poco che sappiamo, non ci pare che tale ipotesi, tale possibilità abbia goduto di particolare attenzione, se non in anni assai recenti.

Tuttavia, non senza grande meraviglia, è da dire che essa è stata presentata già nel corso del XX secolo, e definita perfino negli sviluppi ulteriori della vita cosmica del pianeta Terra e del suo satellite. Di e su questo, per quanto sappiamo, non ci sembra che abbiano fatto e facciano cenno astronomi, fisici e divulgatori scientifici.

FRA ORIENTE E OCCIDENTE
Fëdor Bronnikov, Pitagorici celebrano il sorgere del sole

Non soltanto. I presentatori della suddetta teoria, in primis colui il quale l’ha diffusa nel suo ambiente, che ci risulta fino ad oggi essere, in assenza di ulteriori informazioni, l’ideatore di questo modello astronomico, riteniamo che non siano stati considerati degni di attenzione e perfino derisi.

Isadora Duncan

Non intendiamo specificatamente riferirmi alla stroncatura del personaggio principe messa nero su bianco dal fine scrittore italiano Pietro Citati, un Premio Capo Circeo, il quale denunciò nel passaggio fra i nostri vecchio e nuovo secolo l’eccesso del rigore a cui era stata sottoposta per toppo tempo l’insuperabile, irripetibile creatrice e diva della ‘danza libere’ Isadora Duncan (morta tragicamente, strozzata dalla sua luna sciarpa, impigliatisi nei raggi della sua Bugatti, nel 1927).

Da chi era stata sottoposta a questo terribile eccesso di rigore, e perché mai vi era stata sottoposta Isadora Duncan? Vi era stata sottoposta, come ogni altro frequentatore della scuola esoterica, da Georges Ivanovič Gurdjieff, a Parigi. Per inciso, per quel molto molto poco che sappiamo, questa scuola sarebbe ancora attiva, e, fra i fequentatori italiani, vi sarebbe stato un altro ‘Capo Circeo’, Franco Battiato. La Duncan vi sarebbe stata sottoposta in base ai percorsi di formazione e avanzamento spirituale che richiedevano esperienze e prassi sensoriali dolorose tramite cui operare ai fini della resistenza e del potenziamento delle attitudini psicofisiche. Cose a cui Gurdjieff  fa esplicito riferimento nel raccontare alcuni elementi autobiografici come in Incontri con uomini straordinari (Adelplhi Edizioni, Theoria Edizioni; opera non letta: La vita reale. Tutto il mio passato e tutto quello che ancora mi aspetta esigono che Io sia ancora, Edizioni Cerchio della Luna, OM, Il libri del Graal).

La scrittura di Georges Ivanovič Gurdjieff  ci offre presentazioni di pagine favolistiche con ritratti e aneddoti sospesi al di fuori del tempo. In particolare, certe descrizioni, sempre alquanto coincise e asciutte (senza perdere alcunché della fascinazione a cui facciamo riferimento), sono in grado di trascinare emotivamente pure persone colte che però sono a digiuno in particolare di storia delle religioni e comparativismo storico e di fenomenologia delle religioni, e di quanto una preparazione in tal campo richieda di essenziali conoscenze multidisciplinari frequentemente interagenti. È il caso dei ‘posseduti del diavolo ’ ipnoticamente rinchiusi dentro un circolo. Ossia, degli appartenenti a un antico culto e a un’antica etnia, quella degli Yaizidi, divenuti un poco noti al largo pubblico attraverso gli articoli sulle sanguinose ‘guerre intestine’ islamiche post invasione dell’Iraq da parte di USA – UK (crudeli potenze neo neocolonialiste) e nazioni gregarie pilotate. Popolazione sopravvivente in numero molto contenuto e culto che, secondo degli studiosi, ed espressamente secondo quanto scrisse Mario Pincherle (in ‘I Mandei’), costituirebbero una delle più importanti e rare tracce antidiluviane. In tale contesto, vennero ‘fuori’ pure le piccole comunità sopravviventi dei fedeli di Giovanni Battista, che trovarono rifugio nei territori assiro-mesopotamici.

Torniamo a Gurdjieff, alla Terra e alla Luna. Sul pensiero di Gurdjieff, sia quello sulla scuola per la formazione esoterica sia, soprattutto, per la condivisione e divulgazione delle sue teorie, comprese quelle cosmogoniche, riteniamo che il più importante riferimento sia costituito dalle opere del matematico P.D. Ouspensky (Frammenti di un insegnamento sconosciuto, La quarta Via, opere entrambe edite da Astrolabio Ubaldini, casa che presenta pure nelle sue collane testi di altri autori dedicati a G.).

Fra fine anni ‘70 e anni ’80, ricordo un articolo pubblicato dal quotidiano Il Tempo (Roma), a firma di un autore di lingua inglese (non so se uno pseudonimo: l’unica cosa che posso testimoniare è che nome e cognome dell’autore di questo articolo non li vidi più apparire sul quotidiano di cui ero e rimasi ancora per parecchi anni assiduo, anzi, quotidiano lettore). Affidandomi a una malcerta memoria, sarebbe stato W. R. Wilchook. Questo autore, senza indicare quale fosse la sua effettiva professione, aveva dedicato il suo pungente buonumore quanto pure il suo corrosivo sarcasmo a irridere senza mezzi termini la teoria di Gurdjieff  sulla nascita della Luna dalla Terra, affermando che per gli astronomi fosse un qualcosa di … una fantasticheria a dir poco molto stramba.                      

Ebbene, fra le teorie astronomiche ultime ascoltate, vi è pure quella che ‘predice’ un ulteriore incidente, questa volta uno scontro fra Luna e Terra (mentre altri astronomi anticipano la ‘verità’ che la Luna si stia lentamente e irreversibilmente allontanando dall’attrazione della Terra). Anche qui, affidandomi alla memoria, e senza avere avuto cura di verificare attentamente, Gurdjieff descriveva più avvenimenti cosmici Terra – Luna, ritendo che la vita cosmica relativa a questa piccolissima porzione del sistema solare avrebbe avuto un totale di quattro scontri. Gurdjieff però, per quanto conosciamo, non ci mette in modo né chiaro né nebuloso nelle condizioni di potere risalire esplicitamente alla sua formazione esoterica e alle fonti e ai personaggi da cui ha potuto attingere ipotesi su ciò che noi chiamiamo scienza, origini della vita, astronomia.

Le presunzioni, le certezze, le quasi certezze, le inquietudini, certe mode e certi ritorni, i dolori e i drammi e le tragedie degli scienziati, dei filosofi, dei poeti, dei ritrosi saggi  sono anche le nostre. Pure le suggestioni che talora non scemano. E le intuizioni immensamente titaniche, in cui il raziocinio è tramutato in folgorante balenìo. Oltre le grandi epoche storiche e i loro cicli, di cui non sussiste ricordo cosciente, ma strato profondo fissato nella psiche collettiva degli esseri viventi.

^^^^^^^^^^

^^^^^^^^^^

Sul filo della Memoria

Desidero inserire qui, e come specifica raccolta in un’apposita cartella che sarà inserita quanto prima, con il titolo ‘Recuperi. Sul filo della memoria‘, in forma soprattutto stringata, almeno una parte delle tante precisazioni, argomentazioni, note e noterelle dense di significati che nel corso degli anni non ho mai avuto l’opportunità di scrivere e pubblicare, per i più svariati, motivi. E che mi sono tornate spesso alla mente, talora come un chiodo fisso. Vedremo quante riuscirò ad inserirne, con il tempo che mi morde e i diapason delle energie sempre più imprevedibili, disperse e rasìpsodiche. Alcune potrebbero trovare uno sviluppo di veri e propri articoli strutturati; non rare volte, ne ho potuto fare cenno in altri articoli pubblicati. – Domenico Cambareri

Il presente articoli si riferisce a cose che avrei voluto scrivere attorno al 2005.

Mappa del cosmo

Mappa del cosmo
Sistema solare