Fra falsi enigmi, giganteschi errori e superficiali monopoli. Abramitici ed ebrei: cenni sul caos antico e odierno

09 Dicembre 2024 Fonti: Linkedin e varie Autore: Domenico Cambareri

Linkedin domenico cambareridomenico cambareri • Tu • Tuculturacultura14 ore • 14 ore fa

Mia precisazione ad Elena #Basile sul suo post della scorsa settimana indirizzato alla signora Segre: nessun genocidio degli ebrei giacché gli ebrei come dato etnico non esistono

– Continuare ancora con le blasfemie dei vincitori e le pari aberrazioni dei nazisti, su cui sta fissa questa gelida donna, ma anche la quasi totalità degli apparati culturali della nostra epoca, assolutamente NON in grado di auto emendare errori storici radicatissimi, davvero antichi quanto clamorosi: Non è esistito alcun genocidio ‘ebreo’ perché il popolo ebreo’ a cui ci si riferisce etnicamente non esisteva e non esiste da secoli. E questo popolo era comprensivo di gruppi rimasti fedeli agli antichi culti indigeni politeisti e preabramitici e di quelli, spesso oltre ogni livello di ‘immaginabile’ ossessività, abramitici (i primi furono quasi del tutto cancellati dai massacri compiuti dai fanatici abramitici). Pertanto, l’utilizzazione più che bimillenaria del termine ebreo come sinonimo esclusivo dei fedeli abramitici è sempre stato un errore madornale, imperdonabile mai emendato e radicatosi in tutto l’ulteriore sviluppo storico fino ad oggi. La gran parte delle vittime ‘ebree’ (e di quanto e quanto, per fortuna, inferiore al dogmatico, speculatore ‘sei milioni in un piatto d’argento’ dell”agenzia ebraica’) ha come dato unificante – sempre parziale – quello della fede religiosa abramitica fra popolazioni di etnie diversissime.

Sulle pagine de L’Europa della Libertà è da anni che insisto su questo spinosissimo quanto assolutamente centrale argomento, fonte di immani equivoci e sciagure, come per mezzo di tanti messaggi sui social su cui scrivo.

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Elena BasileElena Basile • Scrittrice di narrativa commentatrice e di politica Internazionale. Ex AmbasciatriceScrittrice di narrativa commentatrice e di politica Internazionale. Ex Ambasciatrice
1s • 1 settimana fa

Gent ma Segre



Mi riferisco alle sue parole sul hashtag#genocidio in hashtag#Palestina. Oggi c’è una manifestazione per la Palestina ed è quindi un giorno ottimo per tentare di spiegare come e perchè a Gaza c ‘ è un genocidio.



Lei afferma che non c ‘ è genocidio perchè non c è una sistematica azione di sterminio di un gruppo etnico. Vi sono crimini di guerra legati alla guerra. Osserva che storicamente il genocidio non è stato funzionale a una guerra. E conclude affermando che l ‘ accusa di genocidio proietterebbe su Israele il male assoluto che renderebbe poi difficile la pace. Addirittura crede che con “libidine” si afferma che un popolo che ha subito il genocidio lo sta eseguendo su un altro popolo

Cominciamo con l’esaminare la convenzione sul genocidio di Ginevra firmata affinchè dopo l’Olocausto tali orrori non si ripetessero.

l operato di Israele rientra in questi tre criteri a) uccisone dei membri b)lesioni gravi all integrità fisica o mentale dei membri c) sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica totale o parziale


Che il genocidio non sia stato in passato funzionale a una guerra non significa che qualora lo sia non debba essere riconosciuto come genocidio.

Quello che fa propendere anche il grande intellettuale israeliano Ori Goldberg per l’ esistenza di un genocidio a Gaza è la sistematicità della distruzione: azioni coordinate eliminano donne e bambini, la classe dirigente,dottori, giornalisti, professori, operatori UNRWA, radono al suolo ospedali,scuole e chiese, provocano espulsioni di massa, carestia, realizzando, nella disumanizzazione di un popolo, la frantumazione dell’ esistenza palestinese a Gaza.

La motivazione del genocidio, afferma Goldberg, è stata in passato come oggi l’ autodifesa.



Ori Goldberg nota che a Gaza si è giunti dalla pulizia etnica al genocidio per il coordinamento sistematico degli atti di distruzione messi in atto.

Senatrice non è con libidine, come afferma, che si riversa questa atroce accusa su un popolo che ha subito il genocidio. È con disperata tristezza. Comprenderà che se la vittima diventa carnefice il senso della Storia scompare.

Un abusato dovrebbe,piú di una persona che l’ abuso non ha subito, essere sensibile e denunciare il crimine alle prime avvisaglie.

Senatrice lei afferma che con l’ accusa di genocidio si considera Israele artefice di un male assoluto e questo sarebbe negativo per la pace

Mi permetto di dissentire. Solo se Israele sarà in grado di andare fino in fondo alla consapevolezza della notte che l’ ha travolto avrà la possibilità di risorgere. E’ quanto accaduto storicamente ad altri Stati e popoli



Gli ebrei di oggi, le vittime , sono i Palestinesi. L’ umanesimo e una possibile luce per l’ umanità possono essere ritrovati solo nella difesa determinata e senza compromessi dei diritti del
Popolo di Palestina.

hashtag#GazaGenocide
hashtag#Lebanon2024
hashtag#FreePalestine

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