Marramao: cosa è il potere e come potersi opporre

14 Marzo 2012

Fonte: Fondazione Basso

 

Società, politica, filosofia

L’ultima opera di Giacomo Marramao: Dibattito a più voci

Venerdì 16 marzo 2012, ore 15,30, Sala Lauree – Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione P.le A. Moro, 5, Roma.

 

Tavola rotonda a partire dal volume di Giacomo Marramao, Contro il potere (Bompiani, 2011)
Interverranno:
Giuseppe Allegri, Manuel Anselmi, Lorella Cedroni, Federica Giardini,
Fulco Lanchester, Andrea Marchili, Mario Morcellini,
Stefano Petrucciani, Luca Scuccimarra, Teresa Serra.
Parteciperà l’Autore.

 

Scheda libro
Giacomo Marramao Titolo: Contro il potere Editore: BOMPIANI Collana: TASCABILI NARRATIVA Pagine: 160 Prezzo: 10,00 euro Anno prima edizione: 2011 ISBN: 45267383 Contro il potere Un esperimento insolito e originale forma l’oggetto di questo libro di Giacomo Marramao: la messa a fuoco dei punti d’intersezione tra le genealogie filosofiche e le diagnosi radicali del Potere, del Comando e della Legge fornite, in tempi e contesti diversi, da due grandi scrittori mitteleuropei come Elias Canetti (attraverso un confronto costante con l’opera di Kafka) e Herta Müller (lungo l’asse che collega la figura del Lager alle esperienze di sorveglianza, isolamento e derelizione esistenziale presenti nelle stesse democrazie). Per afferrare il senso delle trasformazioni del potere occorre andare alle radici: all’arché o al principio che l’ha originato come fattore transculturale e trans-storico comune a tutte le società umane. Il potere non può essere soppresso: ogni tentativo di ‘superarlo’ – sopprimendo questa o quella forma del suo esercizio – non ha finora fatto che potenziarlo. Il potere deve essere, invece, sradicato, sovvertito nella sua logica costitutiva: la logica dell’identità, innervata nell’illimitatezza del desiderio e nella doppia scena paranoica della paura e della morte dell’altro. Tracciare una linea di frattura e di opposizione al potere significa, nel cuore del nostro presente globale, spostare il focus sui soggetti e sulla loro potenza di metamorfosi/ rigenerazione. Ma ciò è possibile solo staccandosi dal rumore dell’attualità e riprendendo il filo interrotto di opere solitarie ed estreme.
Giacomo Marramao insegna Filosofia teoretica e Filosofia politica all’Università di Roma Tre. È inoltre direttore della Fondazione Basso, membro del Collège International de Philosophie (Parigi) e professor honoris causa in Filosofia all’Università di Bucarest. Ha tenuto come visiting professor corsi e conferenze presso numerose università europee, americane e asiatiche. Nel 2005 ha ricevuto dalla Repubblica Francese l’onorificenza delle “Palmes Académiques”. Fra i suoi lavori, tradotti in diverse lingue: Dopo il Leviatano, nuova ed., Bollati Boringhieri 2000; Potere e secolarizzazione, nuova ed., Bollati Boringhieri 2005; Minima temporalia. Tempo, spazio, esperienza, nuova ed., Sossella 2005; La passione del presente, Bollati Boringhieri 2008 (Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa”); Passaggio a Occidente, nuova ed., Bollati Boringhieri 2009 (Premio Pozzale-Luigi Russo).