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Comunicato Eulà
Elezione del Capo dello Stato
In merito alla designazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, meravigliano i nomi che circolano e che vengono riportati alla proposta avanzata da Bersani a Berlusconi e alle altre componenti presenti in Parlamento.
Quelli di Giuliano Amato e di Romano Prodi, i più qualificati e i più accreditati a livello internazionale, che riteniamo non validi perché sono espressione di buona parte degli snodi più negativi della storia politica ed economica nazionale e che dimostrano che il palazzo partitocratico non vuole girare pagina nel chiudersi ancora in se stesso.
Neppure a parlare dello stilettatore e barone partitico D’Alema, che ha guidato il più distruttivo governo della Repubblica, dopo quello di Andreotti dell’accordo storico ricordato, purtroppo con nota stonata e assolutament non condivisibile, dal Presidente uscente, Napolitano.
Quello del sindacalista Marini è assolutamente improponibile. Ricordiamo che quest’uomo, simbolo della distruzione operata dalla degenerazione sindacale, la maledetta “sindacatocrazia” che voleva surrogare il potere politico in concorrenza con la magistratura, è strettamente legato alle operazioni di declassamento sociale dei ceti professionali pubblici italiani da un lato e all’incremento delle giungle selvagge e dei settori protetti dall’altro e dello sconfinato indebitamento pubblico. Sono gli anni del completo declassamento dei professori delle secondarie e dei funzionari pubblici. Storica è la sua terribile e ultrademagogica apodissi di cui ancora paghiamo le tristi conseguenze : “Il salario è una variabile indipendente”. A questo punto, paradosso per paradosso, meglio sarebbe uno stanco e fallito erede dei Cipputi della FLM.
Al movimento delle 5 stelle ricordiamo che il candidato designato dalla loro base è non di meno un esponente di lungo corso del palazzo. Condividiamo non di meno le contrarietà espresse da Renzi.
Personalità di primo piano con ampio credito internazionale ce ne sono, e di pregio, come l’ambasciatore Sergio Romano. Ce ne sono tanti, al di fuori del palazzo. Qui condiviamo il parere con il movimento cinque stelle. Basta volerli cercare.