22 Dicembre 2014
Fonte: Il Giornale
Oscar Grazioli
Nota di Domenico Cambareri
Il boy scout Matteo adesso non solo non pensa più ai fioretti quotidiani di san Francesco ma neppure a rafforzare sul piano giudiziario la salvaguardia delle persone deboli e sole, dei cittadini che sono alla mercé della violenza e dei furti tra le pareti domestiche e per strada. E la salvaguardia degli animali che un papa, che cerca disperatamente di fondare una nuova fede su quella che cade letteralmente a pezzi, ha appena affermato che rivedremo in paradiso. Adesso sta combinando cose proprio grosse, di cotte e di crude, che sono assolutamente inaccettabili.
Matteo sempre in tour, a cui continuiamo a dare del credito ormai solo sempre più obtorto collo … In quanto, oltre la siepe che lo circonda c’è un riottoso, ribollente, terribile e pericoloso ipogeo gelosamente controllato, armi in pugno, dagli apparati feudali dell’ex pci che con indefessa, passionale e battagliera oratoria danno l’animo alla salvaguardia di pretesi o di falsi diritti per “certi” lavoratori mentre nei fatti mirano alla gelosa e sempre più spregiudicata custodia delle sotterranee linfe degli apparati partitico-amicali e dinastico-parentali , sindacalparassitari e dei dobloni d’oro. Di cui la cupola / coppola mafiosa dell’urbe di queste settimane è solo un accidentale e per taluni versi quasi atipico affioramento.
Matteo, boy scout rottamatore, hai lasciato a capo della Cassa Depositi e Prestiti un certo tale del famigerato trio Dababe, che così cotante sciagure ha provocato all’Italia. Il peso e il ruolo di chi guida il Dababe è oggi paragonabile a quel che era il presidente dell’RI. Ha le mani in pasta in tutto. E, dopo il terribile disastro provocato quasi vent’anni or sono con la riforma del titolo V della Costituzione, c’è solo da fremere di paura. Matteo, boy scout rottamatore, hai lasciato con pari estro alla guida politica dei servizi d’informazione un altro braccio destro di D’Alema il pugnalatore alias baffetto elettrico. Dopo il quasi non voluto allontanamento dall’INPS di Mastrapasqua, mister 25 incarichi, la partitocrazia garantita nostro malgrado da te Matteo e dal Quirinale assegna lo scranno a Tiziano Treu. Come e perché mai?
Cosa è cambiato, Matteo, in questi mesi di terzo governo del Presidente? Nulla o quasi?
Solo i lanci mattutini via etere di iperbolici slogan… e poi … ? Tartassare ancora i prof. delle secondarie le cui “reali” retribuzioni sono servite a rimpolpare da cinquant’anni le prebende partitocratiche delle loro giungle e poi la sterminata legione e più strapagata parassitaria e corrotta dirigenza burocratica Dababe / Trebrusac al mondo? Le pletore di prof. universitari da poter esportare gratuitamente; i direttori didattici e i moduli dei maestri dei moltiplicatori numerici dell’inossidabile e invisibile partito di governo, la Cisl? E le inefficienze e le corruzioni/concussioni del ciclo “virtuoso” della p.a. e le clientele delle corporazioni confederali? E continuare a strombazzare che il nostro Paese è la Nazione della grande cultura e che su di essa potremmo tranquillamente vivere, per nascondere che siamo invece gli ultimi o quasi nelle graduatorie dell’OCSE?
E, infine, adesso, si continua placidamente a non riconoscere i livelli minimi di assistenza sanitaria a tanti ammalati affetti di malattie rare o cosiddette rare (ma, letteralmente, non considerate neppure malattie)? E perfino si vuole tornare nel buio della coscienza nel considerare gli animali semplici automi e non essere viventi, senzienti, e dotati di intelligenza e di una sfera affettiva non minore alla nostra?
Piccolo chiaccherone, simpatico boy scout, ma da che parte stai? Dalla parte dei rottamandi in pectore e tal rimasti … che hanno cominciato a rottamarti? Non ritieni che tutto questo tuo contraddittorio operare sia un non senso? – Domenico Cambareri
La vera violenza sugli animali, Maltrattarli non è più reato
Mobilitazione contro l’ultimo decreto legislativo che estingue la pena con un obolo. Indignazione in rete, il 24 gennaio giorno di protesta contro il colpo di spugna
Forse chi ci governa e magari anche qualcuno che sta all’opposizione non ha ben capito che la gente è stanca, incazzata, disperata, non solo per le mille gabelle (evviva la semplificazione!) che piovono ogni mese come grandine durante un temporale estivo, ma perché non ne può più di avere perso la propria incolumità fisica anche tra le mura di casa.
La criminalità dilaga a ogni livello, come apprendiamo dai media che ogni giorno ci portano notizie di corrotti, collusi, omicidi, stupratori, tagliagole, usurai, mafiosi e mafiosetti, tutti garantiti una volta dalla prescrizione, l’altra dall’indulto e dall’amnistia, sempre dal buonismo e dalle garanzie che hanno i farabutti e mancano invece alle vittime.
Non vorranno mica mandare in galera il ragazzotto che scippa la borsa dell’anziana signora, appena ha ritirato la «minima» alla posta, vero? Per il governo sono condotte di «particolare tenuità» e viaggia veloce lo schema di decreto legislativo che su di esse incide, dando attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa a prova e le misure alternative al carcere. Questa prevede l’archiviazione per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore a un massimo di 5 anni. In alternativa si può versare un obolo.
In queste «condotte di tenuità» sono compresi, ad esempio il furto semplice. Quindi se i ladri vi hanno fatto visita, rubandovi gli affetti più cari, oltre ai soldi, non invocate la galera o qualcosa che riguarda la loro salute. Non andranno in galera e, di solito, si tratta di gente che gode di una fibra invidiabile. Non gli si attacca neanche il raffreddore. Se poi trovate in casa gli «ospiti» e vi arrivano due sganassoni, prima di tutto ringraziate perché vi è andata bene, poi aspettate che li prendano e vi risarciscano, perché violenza privata, danneggiamento e truffa saranno tutte «condotte tenui» che non prevedono quindi la visione del sole a scacchi.
Nel calderone delle «tenuità» rischiano di finirci i reati per il maltrattamento degli animali e, proprio in queste ore, il web sta ribollendo per la rabbia degli animalisti, ma anche delle semplici persone di buon senso. Verranno depenalizzati l’abbandono di animali, la loro uccisione, il loro maltrattamento e persino i combattimenti cui sono costretti nei circuiti gestiti dalle organizzazioni criminali e mafiose. Se lo schema del Consiglio dei Ministri, dovesse diventare legge, anche per questi reati non si dovrebbe più affrontare un procedimento penale con la possibilità di finire in carcere. Basterà un semplice risarcimento ai proprietari delle vittime, sempre che non intervenga l’onnipresente prescrizione a cancellare ogni fantasma di reato.
Su «Change.org», su «Balzoo», su «Firmiamo» si trovano considerazioni di fuoco, rispetto a questo scenario e facsimili di lettere da inviare a Renzi, perché receda da questo intento. Contemporaneamente le associazioni che si occupano di benessere e diritti degli animali invitano al «mail bombing» (bombardamento di e mail) su governo e parlamento, mentre è già stata decisa una giornata di mobilitazione generale, il 24 gennaio, per evitare di cancellare, con un colpo di spugna, dieci anni di norme penali sui maltrattamenti agli animali.
La tutela degli animali oggi, anche se perfettibile, è una pietra miliare che dà una pennellata di civiltà a un paese allo sbando, terremotato realmente e figurativamente a ogni suo livello. Il governo di Renzi eviti questa ignominia nei confronti di chi non ha voce e non vota.