Poveri e italiani, che sfortuna una doppia discriminazione!

08 Dicembre 2016

Fonte: Circolo Excalibur – Varese

Gianfredo Ruggiero

 

 

 

 

 

 

 

PENSANO AGLI IMMIGRATI

E SI DIMENTICANO DEGLI ITALIANI

 

 

 

Il popolo italiano è stato per decenni un popolo di emigranti. I nostri nonni, con la valigia di cartone legata con lo spago in mano e un groppo in gola, approdavano in paesi dove erano spesso sfruttati e mal tollerati. All’ingresso dei bar della Svizzera interna si potevano leggere cartelli con scritto “vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”.
Il clima sociale in quei paesi era quindi simile a quello che si avverte oggi in Italia. Vi è però una differenza sostanziale: gli italiani andavano in paesi dove c’era bisogno di mano d’opera per sostenere un’economia in forte crescita. Paesi dove non esisteva la disoccupazione e dove il livello di benessere andava aumentando, anche grazie agli immigrati.
La situazione dell’Italia di oggi è, invece, completamente diversa. Ci troviamo in piena stagnazione economica con un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, mai visto in passato e un livello di povertà in forte aumento (siamo giunti al 20 % della popolazione). Secondo i dati dell’ISTAT abbiamo circa tre milioni di disoccupati a fronte dei quali registriamo oltre 2 milioni di lavoratori stranieri stabilmente occupati in tutti i settori della nostra economia a cui si aggiungono le centinaia di migliaia di extracomunitari che lavorano in nero e in varie forme di precariato. Grosso modo i due valori, immigrati occup