17 Giugno 2019
Fonte: Leonardo
Nota di Domenico Cambareri
La presenza dell’ ex Finmeccanica nelle diverse esposizioni d’Asia e d’America a cui ha partecipato in queste ultime settimane e in questi ultimi mesi e adesso in quella che con l’inglese Farnborough è il più importante salone aerospaziale, nonostante gli ammirevoli sforzi del Gruppo e delle sue divisioni, continua a essere claudicante. Certo non per colpa sua. Ciò non la esime però del tutto, viso che la molto poco edificante se non proprio misera e squallida vicenda della Piaggio ha messo il luce le gravissime miopie dell’AMI, di Leonardo e soprattutto del potere esecutivo. Squallore da cui viene fuori la carenza di preparazione e di coscienza politica da parte di chi rappresenta l’azione di governo ai suoi massimi livelli e l’inesistenza di modelli concreti dl “fare sistema”.
La corrosiva azione svolta dall’incessante strategia della diminutio se non della più grave compromissione del raggiungimento degli indispensabili obiettivi di crescita tecnologica messa in campo da mesi dallo stupidotto sturabottiglie giggino di maio cinque sciocchezze e dai suoi consigliori sta dimostrando tutta la sua perniciosità nei settori della politica industriale delle alte tecnologie e della difesa e dei partenariati societari internazionali e fra Stati.
Corrosiva azione che incide direttamente e in misura drammatica come pausa di durata sconosciuta imposta sia nel campo più avanzato della r&s sia in quelli della produzione e coproduzione, sia ancora come lusinghiera conferma di partner credibile nel contesto di accordi internazionali, quali quelli espressi dalla MBDA in riferimento al Cammer e.r. quale irrinunciabile sostituto del vetusto missile Aspide. E ancora: sia nella difesa di una maggiore e particolare presenza nel settore di pregio dei velivoli non pilotati quale il caso che ha portato al tracollo della Piaggio per il P.1HH HammerHead e della sua versione aggiornata P.2HH. E, non ultimi, la difesa dei posti di lavoro in settori così delicati e trainanti, e la mancata risposta di affidabilità data a un interlocutore internazionale del Vicino Oriente che in Italia è presente quale socio e quale cliente e quale partner politico in molteplici contesti di primissimo piano.
La miopia che gli attori nazionali coinvolti nel caso dell’HammerHead, velivolo non pilotato da ricognizione a quote medie, hanno dimostrato è particolarmente inaccettabile ed è da bloccare. Non si è considerato sotto la giusta luce il fatto che il progetto era già in buona misura realizzato e che il battage pubblicitario durato anni coinvolgeva e coinvolge l’immagine della qualità e del prestigio della pur piccola industria aerospaziale italiana e non soltanto della Piaggio Aerospace. Esso infatti non costituisce un mero duplicato dell’ European MALE RPAS e ancor meno dell’UCAV europeo Neuron, visto e considerato che in questo nuovo mercato le richieste aumentano e aumenteranno in modo vertiginoso nei prossimi anni e decenni da ogni parte, anche da parte dei Paesi del Terzo e del Quarto mondo.
Mantenere una presenza di produzione di differenti velivoli in grado di competere in tutti i mercati mondiali e di proporre e offrire alle più diversificate fasce di clienti e di richieste d’impiego operativo, in grado di dare più forte e ulteriore impulso al cofinanziamento e al coinvolgimento in forme di produzione partecipata significa dimostrare elevato grado di concorrenza e di penetrazione commerciale e perciò tecnologica e politica. Cioè, in sintesi, di intraprendenza nel reperire risorse preziose per l’economia del Paese e del suo apparato industriale, per i reinvestimenti e per la crescita del lavoro.
Leonardo è pure claudicante in un settore di punta: quello del consorzio internazionale a cui aderire per progettare e produrre il successore dell’ Eurofighter Typhoon. Mentre il Regno Unito ha già dato il va ufficiale al Tempest a cui è associato come Gruppo l’ex Finmeccanica, e a cui aderirebbero Svezia e Polonia, e mentre la Difesa con l’AMI in testa chiede di parteciparvi e di porre termine a ogni ulteriore rinvio da parte del governo, i due interlocutori che mal assistono e mal collaborano con il presidente del consiglio, Conte, continuano nelle estenuanti perdite di tempo. Quelle di Di Maio, del tutto sciocche, rozze e vuote. Quelle di Salvini con il suo Giorgetti, non meno rozze e del tutto trasversali, giacché sugli odierni interessi industriali, tecnologici e militari sul campo, vogliono favorire, con incontri opachi fra sponda dei colossi industriali americani e sponda italiana, gli interessi delle industrie del made in USA. Modo sbagliatissimo di continuare a imporre l’F35 nell’impiego in cui l’Eurofghter (di cui l’Italia con Leonardo è socio e su cui ricopre per oltre il 30% la quota della componente elettronica in dotazione al velivolo) potrebbe essere utilizzato, riducendo al di sotto degli 80 velivoli le acquisizioni dell’ F35. – D.C.
25 Maggio 2019 Ripubblichiamo Politica, Difesa e Industria Italia – Europa. Prossimo varo della M.M.I. LHD TRIESTE. Come mai nessun invito? 16 Maggio 2019 Domenico Cambareri 25 maggio 2019 Castellammare di Stabia, fonte: Quotidiano.it Varo di Nave Trieste –…
Leonardo vola al salone dell’aerospazio di Parigi con un nuovo drone e tecnologie per l’addestramento
• La presentazione di un nuovo velivolo senza pilota conferma l’impegno di Leonardo nel settore unmanned
• L’aereo da addestramento M-345 e l’elicottero a pilotaggio remoto AWHERO per la prima volta in mostra nella versione di produzione
• Protagonisti del salone saranno anche gli avanzati sistemi avionici, l’M-346 Fighter Attack con i suoi specifici sensori, l’elicottero AW139 dei Vigili del Fuoco e le tecnologie spaziali di Leonardo tra cui il satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione
Leonardo vola all’Air Show di Parigi (17-21 giugno) forte di una serie di successi commerciali e ulteriori progressi sul piano industriale. Dopo importanti risultati nel settore degli elicotteri, un consolidamento delle attività elettroniche e la creazione di una divisione cybersecurity, Leonardo sta anche rapidamente espandendo la sua presenza commerciale in tutto il mondo, aprendo uffici in Europa, America Latina e Asia.
Il salone si aprirà con la presentazione di un nuovo drone – l’ultimo ingresso nella famiglia Falco – che dimostra l’impegno di Leonardo per mantenere la posizione di leadership nel settore dei velivoli senza pilota (il 17 giugno all’area statica di Leonardo). Parigi sarà anche la prima occasione per vedere l’elicottero a pilotaggio remoto AWHERO nella sua configurazione di pre-produzione con il radar ultraleggero Gabbiano installato a bordo. Leonardo sta investendo in modo significativo nei droni e la nuova linea di produzione dell’ AWHERO a Pisa ne è un esempio importante.
Forte attenzione verrà posta nello studio e implementazione di nuove modalità di trasporto, smart e autonome, grazie alla spinta innovativa di Leonardo nel controllo del traffico aereo, intelligenza artificiale, big data, piattaforme e sistemi per il futuro ecosistema aerospaziale.
Leonardo sta raccogliendo i risultati dell’investimento strategico effettuato nel settore dell’addestramento con cinque Training Academy, la International Flight Training School con l’Aeronautica Militare italiana e una gamma unica di aerei ed elicotteri ideali per formare i piloti del futuro. Più di 10.000 tra piloti e operatori di elicotteri sono stati formati nel 2018 nelle accademie di Leonardo e lo schieramento di altri tre M-346 presso l’IFTS rappresenta un ulteriore traguardo e punto di riferimento per i piloti di caccia di tutto il mondo. Ad apparire per la prima volta a Parigi anche il nuovo M-345 di produzione, velivolo ideale per sostituire l’attuale linea di addestratori basici con prestazioni più elevate rispetto ai turboelica. L’Aeronautica Militare ad oggi ha ordinato 18 M-345.
Tra le aree in cui Leonardo continua ad investire ci sono gli aerei da combattimento, come l’M-346 Fighter Attack equipaggiato con il radar Grifo-346. L’M-346FA è una soluzione estremamente efficace a basso costo che si adatta a numerose esigenze operative, conciliando le funzionalità di un caccia leggero con le qualità di un jet da addestramento avanzato. L’M-346FA permette di eseguire missioni di supporto aereo ravvicinato, interdizione aerea, sicurezza nazionale e controllo dello spazio aereo, ricognizione tattica e supporto per le operazioni di recupero del personale. Leonardo, inoltre, ha un ruolo fondamentale nei progetti di cooperazione europea con l’ Eurofighter Typhoon che volerà in fiera portando a bordo l’avionica e i sensori all’avanguardia sviluppati da Leonardo.
Per quanto riguarda gli elicotteri, Leonardo nel 2018 ha registrato importanti risultati come il contratto con l’Air Force statunitense per la fornitura, con Boeing come prime contractor, dell’ MH-139. Successi proseguiti anche nei primi mesi del 2019 come dimostra il contratto per la fornitura alla Polonia del modello AW101 per il contrasto alle minacce sottomarine e le missioni di ricerca e soccorso (CSAR). A Parigi, Leonardo esporrà il proprio modello best-seller AW139, in configurazione public utility, che sta dimostrando di essere un prodotto di enorme successo con 270 clienti e più di 1.100 elicotteri ordinati. Numeri che fanno di questo elicottero il più venduto al mondo della sua classe.
L’approccio Dual Use è fondamentale nella strategia di posizionamento di mercato di Leonardo nel settore elicotteri, come testimoniano i 22 AW169M ordinati dalla Guardia di Finanza per missioni di ordine pubblico. Questa filosofia, che si applica anche ai sistemi senza pilota, consente agli operatori governativi di eseguire la maggior parte delle missioni potendo conciliare sicurezza e prestazioni a costi inferiori. A ciò si aggiunge il fatto che gli acquirenti degli elicotteri Leonardo possono avvantaggiarsi delle più moderne tecnologie, anche sul lato addestrameno e servizi, grazie a strumenti avanzati di realtà virtuale e di diagnostica di volo, di cui i visitatori dello stand Leonardo potranno avere prova a Parigi.
Leonardo è l’unica azienda in grado di realizzare sia le piattaforme sia l’elettronica avanzata che permette di eseguire le missioni. I prodotti dell’azienda in mostra includono i radar di sorveglianza E-scan Osprey e Seaspray, venduti in 30 paesi, e i sistemi di protezione delle minacce SAGE e SEER. Tra le novità a Parigi, il sistema MAIR (Multi-Aperture Infra-Red) sarà esposto per la prima volta, mostrando l’esperienza di Leonardo nei sistemi di scoperta e tracking di minacce, anche a lungo raggio. Saranno presenti anche i sistemi Skyward IRST e le contromisure Miysis e BriteCloud, per la protezione dei caccia di ultima generazione dalle minacce InfraRed (IR) e Radio Frequency (RF).
Al salone di Parigi Leonardo è anche proiettata verso lo spazio attraverso ai satelliti COSMO-SkyMed di seconda generazione, il più ambizioso programma spaziale italiano nel campo dell’osservazione della Terra. Il programma, che rappresenta un enorme balzo in avanti in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa, sarà lanciato alla fine del 2019. In collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Leonardo presenterà anche le prime foto dal satellite PRISMA, che sta raccogliendo immagini iperspettrali che consentiranno ai ricercatori e al pubblico di vedere la Terra come non l’hanno mai vista prima.
Profumo: l’Italia aderisca al programma Tempest
L’Italia dovrebbe “salire a bordo” del programma britannico del caccia Tempest. Questo l’auspicio di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, nel corso di un briefing tenuto oggi con la stampa…
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Leonardo lancia il MAIR, sistema di allerta di ultima generazione per la protezione all’infrarosso di velivoli
• MAIR fornisce un’efficace allerta contro minacce missilistiche e l’indicazione di fuoco ostile, immagini sferiche diurne e notturne e funzioni di ricerca e tracciamento
• Leggero e compatto, il sistema può essere installato su una vasta gamma di piattaforme come caccia, elicotteri, velivoli per la sorveglianza, da trasporto e commerciali
• La tecnologia IRST (Infra Red Search and Track) di Leonardo, alla base del MAIR, è ampiamente consolidata a bordo dell’Eurofighter Typhoon e del Gripen E