M.O. Emilio Bianchi. DECIMA e X eroismo perenne. Varata la decima e ultima FREMM italiana per la libertà sui mari

26 Gennaio 2020

Fonti: per il varo, Teleborsa

per le caratteristiche, Wikipedia

 

 

 

 

Risultati immagini per L'EUROPA DELLA LIBERTà fregate fremm

 

 

 

L’ACCESSO AGLI OCEANI E LA LIBERTA’ DI NAVIGAZIONE PER L’ITALIA SONO LA VITA

 

RICOSTRUZIONE DELLA FLOTTA QUASI SCOMPARSA E SICUREZZA DELLA NAZIONE.

SI CONCLUDE IL PROGRAMMA “RINASCIMENTO” DELLE FRANCO-ITALIANE FREMM.

ECCO LA FREGATA EMILIO BIANCHI,

LE CARATTERISTICHE DELLE NAVI,

IL PROSPETTO DEI NOMI E MATRICOLE DELLE

NUOVE DIECI UNITA’ DELLA FLOTTA

 

 

www.europadellaliberta.it › 2015/08/17 › fulgidi-eroi-oltre-ogni-obli…Fulgidi eroi oltre ogni oblio. A 103 anni ci ha lasciato Emilio …

17 ago 2015 – Non meno degli altri incursori, Emilio Bianchi è un signore, nel senso tradizionale del termine. La severa scuola di Bocca di Serchio temprava il …  

Con Luigi Durand de la Penne, Emilio Bianchi affondò la corazzata Valiant

 Uno degli ultimi grandi eroi d’Italia, forse proprio l’ultimo, vero simbolo delle intrepide e indomite virtù guerresche dei migliori soldati d’Italia, si è spento all’età di 103 anni.

 Forse l’ultimo faro di luce che attesta

l’ardore, l’impavida intelligenza e la perizia insuperabile, la tenacia e la dedizione estreme espresse in combattimento da tanti soldati italiani in terra nei mari e nei cieli e in modo insuperabile esempalata dal  già universale e intramontabile mito dei marinai della X  da Alessandria a Gibilterra a Malta, con l’estremo sacrificio di Teseo Tesei e dei suoi uomini, e dei sommergibilisti,  con il postumo e purificatore suicidio  dell’asso Carlo Fecia di Cossato. O con i soldati di tutte le armi e specialità  nell’eroica disfatta di El Alamein e con i piloti della caccia e … di coloro i quali ardirono andare a bombardare i pozzi petroliferi inglesi nel golfo persico.

Tante, tantissime pagine di storia seppellite dalla codardia e dall’insipienza morale di uomini assolutamente insignificanti, se non fosse stato e non fosse per la selvaggia e iconoclasta trivialità che li ha contraddistinti e li contraddistingue. Uomini che hanno precipitato la Nazione nel baratro del  disonore, quel disonore che a loro ancora viene sbattuto in faccia  non appena vanno oltre le frontiere nazionali, e dello sradicamento sistematico della memoria di un popolo. Uomini che hanno idolatrato i vincitori e indebitato cinque intere generazioni, per tutto il nuovo secolo, nel costo incontenibile delle folli ruberie, costo spacciato come incredibile, necessario onere del funzionamento della “democrazia”. Uno scempio ininterrotto che dura dal momento del tradimento di Cassibile, tradimento  di un re e di un’accolta di gentaglia che mai ci ha detto per chi morivano i soldati italiani che sulla piana di Gela e nelle retrostanti linee sino in Calabria e ancora più in su contrastavano lo sbarco angloamericano. Per chi morivano i marinai della flotta salpata per contrastare lo sbarco ad Anzio e … attaccata dagli “alleati” germanici alle Bocche di Bonifacio  e … consegnata ai nemici.

Abbiamo da ricostruire per intero l’Italia, a partire dal 1943, liberandoci innanzitutto dalla criminale, traditrice  e mafiosa partitocrazia del CLN e della sua settantennale disgregatrice azione, per ridare a un popolo la propria dignità, assieme alle proprie colpe e ai propri errori.

Gli atti di eroismo dei nostri soldati oggi non servono ad esaltarci ma per ridare fiamma a una volontà, a un’intelligenza e a una coscienza mortalmente vilipese.

X mas equipaggi dei slc maiali
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PAGINE DI DIARIO 1940-1945 di Emilio Bianchi

Spazio a cura di NhmemMessaggio      da Tommaso.ROMANO » 04/10/2012, 21:10

Immagine

PAGINE DI DIARIO 1940-1945 di Emilio Bianchi

con note e parerghi di Ferruccio Bravidi: Silvano Valenti

1..–..PRESENTAZIONE delle due prime edizioni del volume (relatore: il coautore F. BRAVI) …..

…. APRIRE L’ARTICOLO ANCHE PER ATTINGERE ALL’ULTERIORE BIBLIOGRAFIA MINIMA SUGLI IMMORTALI DELLA DECIMA

L’EUROPA DELLA LIBERTA’

42 search results for “fremm”

13 Ottobre 2014 Fonte: Fincantieri

Mancano ancora non meno di tre altre unità della stessa classe più ancora oltre il 60% dell’intera flotta, i cui livelli minimi vanno rivisti  e incrementati a garanzia della nostra sicurezza economica, energetica, geopolitica. – Eulà…

Industria difesa esteri e lavoro a Tremonti e La Russa: le Fremm non si toccano

05 Ottobre 2010 Fonte: Shippingonline.it

Contro una Marina fantasma   Per la difesa di interessi delicati  ramificati irrinunciabili e già  ridotti  all’osso è bene che Tremonti e La Russa lascino? Se necessario anche il nostro Silvio, se vuol continuare a fare il caprone della…

www.europadellaliberta.it › 2011/10/27 › alessandria-come-la-decima…Alessandria: come la Decima Mas affondò la Valiant – L …

 

AUTORI: Garibaldi L. , Di Sclafani G., TITOLO: Così affondammo la Valiant. La più grande impresa navale italiana della seconda guerra mondiale, COLLANA: I Leoni, PAGINE: pp. 128, ILLUSTRAZIONI: N° 18 b/n f.t., FORMATO: cm. 14×21, PREZZO: euro 13,50, ISBN: 978-88-7180-893-2

 


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Fincantieri: varata la decima fregata multiruolo “Emilio Bianchi”

E’ l’ultima unità del programma italo-francese FREMM

(Teleborsa) – Presente il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, cerimonia del varo nel cantiere di Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante, in Liguria, della fregata “Emilio Bianchi”, decima e ultima unità del programma FREMM – Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti.

Madrina del varo è stata la signora Maria Elisabetta Bianchi, figlia della Medaglia d’Oro al Valor Militare Emilio Bianchi. Presenti per Fincantieri il Presidente Giampiero Massolo, ha accolto, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Amm. di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, oltre a numerose autorità.

Le attività di allestimento dell’unità proseguiranno presso lo stabilimento di Muggiano, a La Spezia, dove sarà consegnata alla Marina Militare nel 2021. Nave “Emilio Bianchi” ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato di 200 persone.

Il programma FREMM, con dieci nuovi costruzioni, è nato dall’esigenza di rinnovamento della linea delle unità della Marina Militare della classe Lupo (già radiate) e Maestrale (alcune in disarmo e le rimanenti prossime al raggiungimento del limite di vita operativo), costruite da Fincantieri negli anni Settanta.

Proprio grazie a programmi come FREMM e Orizzonte, Fincantieri ha raggiunto posizioni di eccellenza e di livello assoluto, e ha dato vita con Naval Group alla joint venture paritaria Naviris, che apre la strada al consolidamento della difesa navale europea in risposta alla crescente pressione dei concorrenti mondiali.

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Caratteristiche generali[modifica | modifica wikitesto]

Le fregate sono realizzate in tre versioni: lotta antisommergibile (ASW – Anti Submarine Warfare), multiruolo (General Purpose) per l’attacco al suolo in profondità e il bombardamento controcosta in appoggio alle forze da sbarco, ed infine antiaerea (FREDA) solo per la Marine nationale. Tutte le versioni dispongono di un sistema di autodifesa antiaerea (AAW – Anti Air Warfare) basato sul missile Aster 15; tutte le unità italiane e le FREDA francesi avranno anche missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d’area. Tutte avranno un sistema di difesa antinave (ASuWAnti Surface Warfare), basato sul missile Teseo/OTOMAT per le navi italiane e sul missile Exocet per quelle francesi.

Rappresentazione in 3D della fregata FREMM

Tutte le unità sono dotate di eliche di manovra prodiere della potenza di 1 MW, che velocizza di molto le accostate e ne agevola le manovre in spazi ristretti, ed utilizzabile anche come propulsore ausiliario in grado di generare 7 nodi di velocità massima[8]; le navi sono inoltre progettate in classe RINA con specifiche militari (RINAMIL for FREMM ed. 2006) e rispettano le norme antinquinamento marino MARPOL[8]. I due timoni, fuori asse rispetto alle eliche, non sono verticali ma inclinati di 9° in modo da fungere anche da alette stabilizzatrici[8].

Le navi erano originariamente programmate per ospitare fino a 165 membri dell’equipaggio, ma l’eliminazione di uno spazio a prora destinato ad ospitare missili a lunga gittata ha permesso di ampliare i posti fino a 200, dei quali 23 destinati alla gestione degli elicotteri, 131 (GP) o 133 (ASW) al governo della nave in tabella base ed altri 34 in tabella allargata per periodi di operatività prolungata[8].

Entrambe le versioni possono lanciare dei gommoni da 7 e 11 m con una gru, mentre a poppa sotto il ponte elicotteri è stato ricavato uno spazio sfruttato in modo diverso a seconda delle versioni: la ASW ospita il sonar filabile rimorchiato, mentre la GP alloca una slitta dalla quale lanciare imbarcazioni RHIB (semirigidi gonfiabili) utilizzate dal Comsubin per le operazioni speciali[8].

Versioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

Elettronica delle FREMM italiane[modifica | modifica wikitesto]

Una vista frontale di Nave Bergamini, con il torrione di comando e l’albero ESM in evidenza
Il Sistema di Combattimento delle FREMM Italiane è gestito dal sistema CMS (Combat Management System) ATHENA-I, sviluppato da Selex ES (Leonardo dal 2017). Il sistema missilistico antiaereo è basato sul SAAM-ESD (Extended Self Defence, in luogo dell’inizialmente previsto SAAM-IT, che avrebbe dovuto disporre solo degli Aster 15) per la gestione dei missili, cui è associato il radar multifunzionale attivo 3D EMPAR (SPY-790), sensore principale del sistema. Il sistema dispone di una centrale secondaria in grado di subentrare in caso di distruzione o avaria del sistema principale. A differenza del sistema imbarcato sulle FREMM francesi (SAAM-FR), avente solo capacità di autodifesa grazie ai missili Aster 15, tutte le FREMM italiane dispongono di una capacità di difesa d’area, grazie alla possibilità di utilizzare anche gli Aster 30. Altri sensori sono il radar di scoperta di superficie RASS (RAN30 X/I) in banda E/F della Selex, radar di navigazione a bassa probabilità di intercettazione LPI SPN-730 / Selex SPN 753(V) 4 in banda I, il sistema di scoperta IR SASS Galileo, due sistemi di puntamento multisensore (radar ed elettro-ottico) MSTIS NA 25X (RTN-30X), radar per appontaggio elicotteri, sistema IFF SIR-M5 Pa. Le unità dispongono di sistema comunicazione Datalink Link 11,16 e 22 M-DLP e di sistema comunicazioni satellitare SATCOM. Sonar attivo montato sul bulbo Thales 4110CL dotato di sistema di scoperta mine e telefono subacqueo, con trasduttore WASS del peso di 9 tonnellate metriche ed è composto da 500 idrofoni. Tutte dispongono di sonar anti-mine WASS SNA-2000-I. Le quattro FREMM ASW dispongono anche di echo sounder SeaBeam 3050 multibeam, della L-3 ELAC Nautik e saranno dotate anche di un sonar attivo rimorchiato a profondità variabile (VDS) Thales 4249 a bassa frequenza.

Armamento versione antisom italiana[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-50 per i missili superficie/aria MBDA Aster 15 per la difesa antiaerea a corto raggio (AAW) e per missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d’area, nonché compatibili con i futuri ATBM Block 1 NT e Block 2
  • predisposizione per l’installazione di ulteriori 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-70 per il missile da crociera superficie/superficie a lungo raggio MBDA Scalp Naval (comunque compatibili anche con missili Aster 15 e 30)
  • 8 lanciatori per missili antinave a lungo raggio del tipo MBDA Teseo Mk2 Block IV e del sistema sistema combinato missile/siluro a medio raggio tipo MBDA Milas per la lotta antisommergibile per la versione Italiana o del solo missile a lungo raggio per la lotta antinave MBDA Exocet MM40 Block 3 per la versione Francese.
  • 2 sistemi lanciasiluri da 324 mm per siluri, con sistema di caricamento semi-automatico, interno MU 90[9]
  • 2 cannoni del tipo Oto Melara 76/62 mm super rapido double feeding Davide/Strales con capacità di utilizzo della munizione guidata DART in funzione antimissile (la versione francese imbarcherà un solo pezzo, priva del sistema Davide).
  • 2 lanciarazzi Oto Melara SCLAR-H DLS
  • 2 sistemi anti-siluro SLAT
  • 2 pezzi Oto Melara / Oerlikon KBA da 25/80 mm
  • 2 elicotteri NH90 o EH101

Armamento versione multiruolo italiana[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-50 (compatibili anche con missili Aster 15 e 30) per missili superficie/aria MBDA Aster 15 per la difesa antiaerea a corto raggio (AAW) o per missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d’area.
  • predisposizione per l’installazione di ulteriori 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-70 per il missile da crociera superficie/superficie a lungo raggio MBDA Scalp Naval (comunque compatibili anche con missili Aster 15 e 30)
  • 8 lanciatori per missili antinave impiegabili anche per obiettivi terrestri MBDA Teseo Mk2\A per la versione Italiana o del missile a lungo raggio per la lotta antinave MBDA Exocet MM40 Block 3 per la versione Francese
  • 2 sistemi lanciasiluri B515 trinati da 324 mm per siluri MU 90 con sistema di caricamento semi-automatico, interno
  • 1 cannone del tipo Oto Melara 76/62 mm super rapido double feeding Davide/Strales con capacità di utilizzo della munizione guidata DART[10] in funzione antimissile. La versione italiana lo monterà a poppa sopra l’hangar mentre quella francese (comunque priva del sistema Davide) a prua.
  • 1 cannone del tipo Oto Melara 127/64 mm LW con capacità di utilizzo della munizione guidata tiro di precisione contro bersagli terrestri e navali. Il cannone, avente capacità AAW, ASuW ed NSFS, è equipaggiato con un magazzino automatico di rifornimento contenente 350 proiettili, oltre ai 56 in torre. Cannone presente solo nella versione italiana.
  • 2 lanciarazzi Oto Melara SCLAR-H DLS (sulle ultime tre unità sarà installato il nuovo sistema integrato di contromisure AAW e ASW OTO Melara ODLS-20)
  • 2 pezzi Oto Melara / Oerlikon KBA da 25/80 mm
  • 2 elicotteri tipo NH90 o EH101 o una combinazione di entrambi gli elicotteri

Le FREMM italiane avranno tutte una capacità di difesa aerea di area, grazie all’EMPAR attivo e allo specifico sistema di combattimento SAAM-ESD. Un’analoga capacità sarà presente sulle FREMM francesi solamente sulle due FREDA.

 

Matricola Nome Tipo Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio Base
F 590 Carlo Bergamini multiruolo Riva Trigoso 4 febbraio 2008 16 luglio 2011 29 maggio 2013 La Spezia
F 591 Virginio Fasan antisommergibile Riva Trigoso 12 settembre 2009 31 marzo 2012 19 dicembre 2013 La Spezia
F 592 Carlo Margottini antisommergibile Riva Trigoso 21 aprile 2010 29 giugno 2013 27 febbraio 2014 La Spezia
F 593 Carabiniere antisommergibile Riva Trigoso 6 aprile 2011 29 marzo 2014 28 aprile 2015 Taranto
F 594 Alpino antisommergibile Riva Trigoso 23 febbraio 2012 13 dicembre 2014 30 settembre 2016 Taranto
F 595 Luigi Rizzo multiruolo Riva Trigoso 5 marzo 2013 19 dicembre 2015 20 aprile 2017 La Spezia
F 596 Federico Martinengo multiruolo Riva Trigoso 5 giugno 2014 4 marzo 2017[16] 24 aprile 2018 Taranto
F 597 Antonio Marceglia multiruolo Riva Trigoso 12 luglio 2015 3 febbraio 2018[17] 16 aprile 2019 Taranto
F 598 Spartaco Schergat multiruolo Riva Trigoso 21 dicembre 2015 26 gennaio 2019[18] 2021 La Spezia
F 599 Emilio Bianchi multiruolo Riva Trigoso 21 dicembre 2015 25 gennaio 2020 2022 Taranto

 

 

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