04 Aprile 2022 Autore: Domenico Cambareri
RUSSIA – UCRAINA: QUALI MANI MUOVONO LE FILA?
INTELLIGENCE, ‘ININTELLIGENZA’, CORTINE FUMOGENE, DIS-ORIENTAMENTI E OCEANI DI STUPIDITA’
Abbiamo voluto attendere molto più di quanto avevamo previsto nel pubblicare questo nostro documento.
Abbiamo fatto bene, e abbiamo modificato il titolo originario: Europa sotto attacco USA
Il prolungarsi dello scontro russo-ucraino ci ha permesso sia di avere conferme a iosa a pro delle nostre anamnesi e analisi, sia di vedere che, pur lentamente, tanto in Italia che in Europa quanto perfino negli USA il numero di persone addentro nelle questioni strategiche, e di chiunque altro dotato di un qualche bagaglio culturale orientato verso le discipline principali che vi afferiscono e che stia seguendo le tragiche vicende intra-europee, sia venuto a esprimere pareri e giudizi molto vicini o perfino coincidenti con il nostro pensiero sia aumentato di numero.
Tutto questo ci conforta.
Innanzitutto, perché ciascuno di costoro ha dimostrato di essere riuscito a divincolarsi dai pesantissimi condizionamenti politici, mediatici (e perciò psicologici), da ben possibili remore professionali e correlative ‘pressioni ambientali’ palesi e non palesi.
Se qualcuno, al leggere queste affermazioni, oserà dire che queste persone potrebbero essere perfino in blocco tutte al libro paga dei servizi russi, sa già che affermerà una clamorosa quanto demenziale frescaccia.
Dovrebbe semmai e innanzitutto passare al vaglio la sterminata mole di dichiarazioni e perfino di notizie pubblicate da ‘corrispondenti’ di ogni latitudine ideologica, i quali hanno e continuano a indicare e indicano nella loro scellerata rozzezza mentale (dunque: acriticamente, scioccamente, ‘collaborativamente’) quali fonti accreditatissime proprio i ‘loci’ da cui proviene la più organica, sistemica e sistematica azione di disinformazione. Le ‘fonti’ che sono all’origine stessa degli avvenimenti interni e internazionali dell’Ucraina; le ‘fonti’ che al tempo stesso continuano a tenere in pugno e manovrare presidente e governo ucraini: CIA, DIA, MI6. Fonti di cui pure i nostri ‘servizi’, nella tossica logica della ‘solidarietà atlantica’, sono diventati meri megafoni nostrani
D’altronde, queste efficientissime ‘agenzie’ e ‘servizio’ cercano di espletare al meglio il ‘lavoro sporchissimo’ che è stato loro ordinato di fare dei rispettivi governi. Al primo punto, assieme al controllo e alla direzione del governo ucraino, vi è l’azione di depistaggio e falsificazione degli avvenimenti per produrre la massima massima della frattura psico-emotiva fra ucraini e euro-occidentali da un lato e russi dall’altro.
Il percorso di tutta la storia contemporanea degli USA e del Regno Unito si è basato e si basa nell’esercitare il più assoluto monopolio dell’informazione su scala planetaria. Tutto questo ha spinto i governi delle Nazioni leader ‘democratiche e liberali dell’Occidente’ ad abbattere ogni limite di contenimento che si potesse frapporre alla loro azione di criminale imposizione di guerre dichiarate e non dichiarate o realizzate tramite dei loro complici di comodo. Dalla caduta dell’Unione Sovietica in poi, dopo appena un lustro di decrescita dei loro strumenti militari, essi hanno iniziato una corsa folle al riarmo e al massacro e distruzione di popoli e e Nazioni, con le più deprecabili e stolide fabbricazione di prove false sbandierate all’ONU e in tutti i fori internazionali.
Tutti i capi e componenti dei governi statunitensi e buona parte di quelli britannici degli ultimi trent’anni dovrebbero giacere all’ergastolo o essere stati impiccati. Altro che l’inventato tribunale di Norimberga dei vincitori che si erano già resi colpevoli di non minori e non giustificabili massacri rispetto a quelli commessi dai nazisti e non certo dalle armate dell’esercito tedesco o dal popolo di quella nazione (massacro che fu ben gradito e ritenuto insuperabile, provvidenziale mezzo per il raggiungimento dei suoi fini da parte della banda internazionale del terrorismo e del maniacale fanatismo sionista).
Ricordiamo di passaggio che non solo la Cina e la Russia e Israele ma innanzi tutto gli Stati Uniti non hanno sottoscritto e perciò non riconoscono diversi trattati internazionali, a iniziare da quello del Tribunale Penale e della limitazione all’uso di certe armi. Nulla toglie che quei magistrati che hanno levato in questi giorni la loro voce contro Putin dovrebbero essere cacciati via per indegnità etica estrema e indelebile, come la Del Ponte, visto che non hanno ancora dato l’avvio (salvo nostra grave lacuna di conoscenza) ad alcun procedimento contro i Bush, Clinton, Blair, Obama, Biden e i loro accoliti, come i ‘negri di copertura’ Condoleezza Rice e Powell (tipiche espressioni dell’establishment ‘bianco e protestante’), i sovrani assoluti sauditi, emiri e sceicchi del Golfo Persico, in seno al Tribunale Penale Internazionale.
Ci preme qui sottolineare che l’incontenibile marea di flusso planetario della politica statunitense sta segnando lo zenith del suo dilagare.
Con la ben ‘sacrificata’ pedina ucraina, Washington e il suo socio di minoranza, Boris Johnson, sono riusciti d’un sol colpo ad azzerare non solo ‘cose’ intraeuropee, euroasiatiche, euroafricane, euroNENA (e non MENA), dell’indopacifico, finanziarie e monetarie, energetiche, di egemonia tecnologica da cui avrebbero tratto solo ridimensionamento del ruolo di primo attore, regista, produttore, ‘finanziatore’ (ma con il bilancio federale in default da anni), nocumento per i loro interessi sporchissimi e per il loro incontrastato egemonismo.
Un colpo d’insuperabile artificio politico.
Per avere uno sguardo d’insieme di tutto e su tutto ciò e sullo straripante dilagare US, è indispensabile capire che bisogna affrancarsi, con fatica e difficoltà, dalla propria ingenuità che fa la rima con superficialità, credulità e ignorante presunzione, incapacità di discernere la manipolazione VIDEOinformativa, passiva recezione di dati e fatti con assimilazione emotiva e mai dubbiosa e sempre acritica, ridondanza del subconscio e reattività passionale subitaneamente canalizzata e incapsulata nel mediatico stream ‘opinione pubblica’, sino… al passo di proporsi, nella galvanizzazione mistica e volontaristica della generosità altruistica, come volontario combattente o di supporto per una giusta causa in favore della libertà di un popolo.
Non bisogna cercare soggetti forniti di particolari doti di premonizione, maghi più o meno occulti esperti in numerologia e astrologia per potere a volte antevedere futuri accadimenti. Sapere leggere davvero i fatti storici, il profondo significato di documenti e risvolti politici e diplomatici e di altra natura, di rilevante importanza nel contesto dei rapporti internazionali, consente di potersi mettere sulle tracce di queste individuazioni.
Altro aspetto direttamente connesso. A voler prender degli esempi offerti dalla geo-vulcanologia, possiamo in modo appropriato servircene per la comprensione e la previsione di futuri di avvenimenti umani. Ecco allora, ad esempio, che i termini di ipocentro e di epicentro, relativi agli scatenamenti sismici, ci soccorrono tantissimo per farci comprendere in modo corretto e non secondo il mero apparire le manifestazioni delle azioni umane. Questo è in modo diretto il caso dell’attacco di Mosca a Kiev.
L’opinione pubblica mondiale è sconvolta d questo attacco e dalle tante battaglie che si stanno fino ad oggi susseguendo. L’opinione pubblica europea lo è ancora di più, in modo davvero drammatico. Tuttavia, porsi e porre ad altri la domanda: “Sei con i russi o sei con gli ucraini?” è qualcosa che ci fa capire come e quanto si sia immersi nell’irrealtà della tragica vicenda. In senso proprio, essa non è solo priva di valore e ricchissima d’errore, quanto è indice di come i fatti, nel loro svolgimento cronologico e storico ( non conosciuti, scollegati, dimenticati dalla quasi totalità delle persone) vengano alla fin fine stravolti.
L’attacco russo era nell’ordine delle cose già da diversi anni. Era non certo ma molto, molto probabile, Esso rappresenta il momento e il luogo dove si scarica, dove si è scaricata l’attività sismica: è l’epicentro. Ma l’origine, la causa reale di tutto questo è quella da cui ha tratto la provenienza, l’origine: cioè, l’ipocentro.
Nell’ambito delle vicende umane, vi era la sicura possibilità non solo di prevenire ma neppure di far nascere questo pericolo. Perché ciò non è accaduto? Perché chi aveva tiolo per farlo, cioè motivazione, decisione e volontà di farlo, non lo ha voluto fare in quanto sarebbe andato contro gli interessi che perseguiva. Chi è questo responsabile? Gli USA.
La strategia scelta dai governi di uno Stato si sviluppa nel corso degli anni: essa può subire modifiche lievi o radicali o venire completamente bloccata. Se la si continua a perseguire, significa che è assolutamente prevalente la volontà politica di raggiungere gli obiettivi in essa contemplati e da essa finalizzati. Le sue linee d’azione, naturalmente, nelle dinamiche politico-diplomatiche, possono essere camuffate nei modi più diversi.
Andiamo di più al dunque: i governi degli USA, a partire dalla fine degli anni ’90, hanno dapprima fatto di tutto per allettare, illudere Russia e Paesi europei sul fatto che, dopo la caduta dei regimi comunisti, si profilasse un lungo periodo di coesistenza, di ben auspicate integrazioni, di pace. Ecco che allora vengono avviate grandi operazioni di bonifica dalle scorie nucleari di porti e di aree dell’ex URSS. Ecco che gli USA si elevano al rango di primo partner della Russia, che la fanno entrare nel G7 diventato così G8, e firmano e firmano documenti su documenti con cui Mosca diventa partner della NATO con sicure aspettative per un suo non lontano ingresso a pieno titolo nell’organizzazione atlantica. Arriveremo, alla fine, che Mosca, cosa incredibile, ordinerà due grandi navi da guerra alla Francia e veicoli da ricognizioni avanzata all’Italia. Incredibile. Addirittura, le industre russe e italiane realizzano la ridefinizione stilistica e di ‘interiors‘ di un loro aereo dell’aviazione civile già in linea e la co-progettazione di un sommergibile a propulsione convenzionale ad alte prestazioni. Incredibile. Ma il bollito… rimarrà non servito.
Nel contempo, gli USA, col mai sopito socio britannico, e con il consenso degli altri Paesi, perorano e accettano di far entrare tutti i Paesi dell’Europa orientale ex Patto di Varsavia sia nella NATO che nell’UE, senza alcuna opposizione della Russia e eccezion fatta per l’Ucraina. Questo Paese, dotato di una potente industria missilista e nucleare, con un trattato a tre fra USA UK e Russia, senza perciò la partecipazione della Francia e di alcun altro Stato europeo, accetta di buon grado la denuclearizzazione a pro della Russia, a cui consegna pure gran parte dell’armamento convenzionale. Questo è un quadro assolutamente idilliaco. Chi mai avrebbe potuto sperarci?
Eppure, è da qui che a livello sotterraneo si sviluppa, articola, potenzia la strategia occulta degli USA e del Regno Unito, con una penetrazione senza tregua delle loro intelligence, della loro diplomazia e dei loro congressmen e parlamentari di S.M. e finanzieri in tutti i settori politico-economici e della vita dell’Ucraina, come già avvenuto in Paesi Baltici e Georgia e come avviato in delle Repubbliche dell’Asia centrale ex sovietiche, grazie all’escamotage iniziale: le facilitazioni logistiche concesse per il teatro di guerra afghano.
E’ da qui che si delinea l’inganno, l’illusorietà delle promesse da un alto, e delle aspettative sempre più crudamente deluse dall’altro. Grazie alla totale disponibilità e all’assoluta buona fede di Mosca, della Mosca anticomunista che con fatica enorme cercava di costruire il suo nuovo futuro, sicura di potere sviluppare un’industria del terziario e di potere entrare nel circuito del soddisfacimento dei consumi primari interni e di quelli del benessere materiale. Un’immensa Nazione si era aperta agli europei con cui voleva stringere sempre più stretti legami di unione, e agli statunitensi, cui cui voleva commerciare a livello globale a porte aperte.
Nel 204, Putin accetta perfino il prestigioso e ben simbolico Premio Capo Circeo, che gli viene consegnato dall’Ambasciatore di Russia in Italia.
In tutti questi anni, dunque, mentre la Casa Bianca inizia a stringere nodi e cappio sul corpo di una Russia ancora ignara e credula, piazza le sue basi militari con egida NATO lungo i nuovi, avanzati confini orientali, lacerando, vulnerando aspetti prioritari della reciprocità di rapporti e equilibri RBNC e convenzionali fra le due potenze nucleari. Non appagata, la Casa Bianca, con Dipartimento di Stato, Pentagono e Intelligence varie, continua a tramare subdolamente.
E’ a partire dalla presa d’atto di queste profonde anomalie della condotta statunitense e dell’ottuso silenzio dell’UE, che Mosca comincia a reagire. Da qui, il primo passo: la Crimea.
La farsa americana continua pure alla luce del sole: per anni, droga letteralmente governi, stampa e opinione pubblica europei circa l’esigenza d’installare quanto prima radar e missili antimissili nelle province più avanzata dell’Europa orientale per proteggere l’EU da possibili attacchi missilistici e nucleari iraniani.
La balordaggine della menzogna più è grande, più ancora una volta dimostra di attecchire fra le sterminate masse dei politicanti europei idioti e l’infame ignoranza di una stampa squalificata. Ebbene, altro punto in più nello sporchissimo gioco americano: le basi avanzatissime – sarebbe come dire già all’interno della Russia – sono diventate operative in Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania. Per difenderci dai probabili attacchi persiani!
Di e in questo nitidissimo quadro di misfatti continuati senza interruzione alcuna, governanti e ceti politici, geopolitici, professoroni, finanzieri e industriali, giornalisti: in tantissimi non hanno detto alcunché, non vi hanno guardato, hanno distolto lo sguardo. Hanno abbandonato la Russia, l’UE e i loro stessi Paesi al ‘destino’ deciso a Washington, a iniziare dalla guerra fratricida per cui non è da parteggiare per i contendenti. Le trattative di pace sono per la stampa e per i popoli.
Chi decide, in effetti, sono solo USA e Russia. Senza risposte positive americane, la Russia non si può fermare, ne vale oramai della sua stessa integrità e esistenza.
Finora, il folle fanatico di Biden non ha dichiarato ai russi , con lo sciocco e deplorevole escamotage della sovranità dei popoli, di non volere ritirare le SUE basi dall’Europa orientale. Nascerà nelle prossime settimane un’opposizione aperta negli Stati Uniti contro il guerrafondaio che fa combattere gli altri in sua vece? E’ difficile dirlo, visto che con questa strategia ben articolata il Pentagono oggi può dire davvero di controllare il pianeta assieme a Wall Street, che, da parte sua, potrà ancora imporre la carta straccia del dollaro come divisa di scambio nei mercati mondali, tagliando definitivamente le gambe all’euro, e imporre ai masochisti e castrati europei di andare a firmare un nuovo trattato transatlantico interamente scritto da loro, a iniziare dai prezzi su tutto e dai capitoli del petroli e del gas.
E la Russia? E l’Ucraina?
Il lettore ricordi che l’esattezza di quanto qui esposto, che la si rivendica, ha fornito tuttavia un sintetico quadro d’insieme in cui non figurano diversi aspetti, come il problema del possibile ritorno dello spiegamento di ‘euromissili’ da ambo le parti. D’altronde, Mosca è dovuta già correre ai minimi ripari anche in questo, militarizzando completamente l’enclave della vecchia Konigsberg, città natale di Immanuel Kant, attuale Kaliningrad. I tanti articoli scritti nel corso degli anni precedenti e i recenti Twitter pubblicati nel merito, allargano il contesto e aiutano a focalizzare molteplici problematiche.
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