Comete, ancora una scoperta e delle ipotesi su un mistero che perdura

4 Agosto 2009 

Fonte Galileo online

Spazio | CORPI CELESTI

L’autostrada delle comete

di Caterina Visco

 Comincia dal cuore della nuvola di Oort la corsia preferenziale delle comete dirette verso il nostro pianeta. Lo rivela uno studio pubblicato su Science nel quale, attraverso un modello al computer, due ricercatori dell’Università di Washington hanno simulato l’evoluzione di nuvole di comete nel Sistema Solare per i passati 1,2 miliardi di anni.
La  nuvola di Oort è quello che resta della nebulosa che ha dato origine al nostro Sistema 4,5 miliardi di anni fa. È mille volte più lontana dal Sole rispetto alla Terra, si estende per circa tre anni luce e contiene miliardi di comete.
Finora gli scienziati ritenevano che le comete “di lungo periodo” (quelle che impiegano da duecento a dieci milioni di anni per compiere un giro intorno al Sole) potessero provenire esclusivamente dalla parte esterna della nuvola di Oort. I ricercatori statunitensi hanno mostrato, invece, che proprio la parte interna è la maggiore “fonte” di comete di lungo periodo che attraversano i nostri cieli.
Del resto già da un paio d’anni si supponeva che alcuni corpi celesti riuscissero ad attraversare la barriera protettiva fornita alla Terra dai giganti Giove e Saturno (Giove non è uno scudo). Le comete potrebbero quindi essere state la causa di grandi estinzioni di massa avvenute in passato (Prove di un antico impatto)? Nathan Kalib, primo autore dello studio, lo considera molto improbabile.
Tre comete cadute sul pianeta quasi simultaneamente, circa quaranta milioni di anni fa, sono considerate i maggiori eventi di impatto con questi corpi celesti avvenuti fino a oggi, eppure sono stati causa soltanto di  una “piccola” estinzione di massa: “Si parla della pioggia di comete più intensa degli ultimi milioni di anni. Questo significa che le comete arrivate finora non possono essere considerate le responsabili di grandi estinzioni”, ha spiegato Kalib. In effetti, l’estinzione dei dinosauri di 65 milioni di anni fa viene attribuita piuttosto alla collisione con un asteroide.
I ricercatori hanno dato per scontato, nel loro lavoro, che il Sistema Solare sia rimasto praticamente lo stesso per circa cinquecento milioni di anni, ma non è detto che sia così. Molti domande infatti restano ancora senza risposta, anche nello studio delle comete. È attraverso queste, per esempio, che sono arrivate le prime molecole all’origine della vita sul nostro pianeta? (Se in principio fu la cometa, C’è vita sulle comete). 
Riferimenti: Science DOI: 10.1126/science.1172676

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