Spazio: l’Esa conferma che per il satellite Proba 2 è tutto o.k.

10 Febbraio 2010

Fonti: Finmeccanica, Esa

 

Soddisfazione dell’ESA per la missione Proba 2, fondamentale il ruolo della tecnologia spaziale SELEX Galileo

Lanciato lo scorso novembre, il satellite Proba 2 ha iniziato a inviare a terra con successo i primi dati sulla sua missione di osservazione del Sole. A bordo del satellite, i prodotti innovativi di SELEX Galileo: il sensore stellare di nuova concezione AA-STR e il prototipo di un nuovo pannello solare “a concentrazione”.
 
Di seguito lo stralcio dell’articolo pubblicato sul sito web dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea:
Un sensore stellare di tecnologia di punta
 
Il sensore stellare (chiamato ‘star tracker’ nel gergo spaziale) miniaturizzato, sviluppato specificamente per Proba-2, è basato sulla tecnologia di punta della serie di ‘Autonomous Star Tracker’ fatta da SELEX Galileo di Campi Bisenzio (FI), che permette una determinazione molto accurata dell’assetto di un satellite in tutti i tre assi e che è già stata utilizzata con successo su precedenti veicoli spaziali dell’ESA, come Rosetta, Mars Express e Venus Express. I nuovi sensori stellari che SELEX Galileo ha attualmente in via di sviluppo hanno una maggiore capacità di resistere ad ambienti ostili, dove le condizioni e le radiazioni sono spesso estreme.
 
“Quando l’ESA ci ha offerto l’opportunità di essere presenti su Proba-2 con il nostro sensore, SELEX Galileo ha iniziato lo sviluppo di un Flight Configuration Model (FCM) per la versione più recente di Autonomous Star Tracker, l’AA-STR, che si basa su una tecnologia di punta, chiamata APS, che è l’acronimo di Active Pixel Sensor, e che consentirà in futuro di ridurre notevolmente i costi, il volume e il peso dei sensori stellari”, ha spiegato Armando Buccheri, Senior Vice President of Space di SELEX Galileo.
 
SELEX Galileo ha presentato il nuovo sensore stellare autonomo AA-STR allo stand di Finmeccanica al SAT Expo 2010, insieme con l’orologio atomico a maser passivo di idrogeno, presente a bordo di ciascuno dei 30 satelliti che formano la costellazione Galileo, e il radiometro a infrarossi SLSTR (Sea and Land Surface Temperature Radiometer), una componente fondamentale del carico utile di Sentinel-3, una delle ‘Sentinelle’ che sarà costruita nell’ambito del programma europeo per il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza GMES (Global Monitoring for Environment and Security).