Sic transit gloria mundi. . . . con gli USA non siamo ipercritici, solleviamo solo incongruenze, contraddizioni e responsabilità. Da veri e convinti amici
Il Dr. Mario Di Febo ci propone anche questa volta un succoso, sintetico passaggio ripreso dai media americani. Riconfermiamo la nostra grande amicizia e la forte vicinanza morale umana e politica con gli americani e con la loro attuale amministrazione, ma non possiamo non continuare ad evidenziare le grossolane contraddizioni di fondo della politica USA da tanti decenni in qua…, quasi viene da dire…. dagli anni ’20, salvo talune intermittenze! Riteniamo che gli USA possano difendere meglio i loro interessi attraverso l’apprestamento di nuove linee di strategia e di politica estera, sapendo ridefinire con intelligenza e adeguatezza le vere priorità strategiche in diretta relazione con la realtà internazionale odierna. L’unica superpotenza oggi non può continuare ad ancorarsi a stereotipi che minacciano stabilmente gli equilibri e la pace in intere aree del globo. Una simile impermeabile, ottusa conduzione non può di conseguenza che determinare il perdurare e l’accentuarsi della cronica destabilizzazione in “aree di crisi” in cui i fenomeni vengono radicalizzati dalle popolazioni indigene in funzione “anticristiana” e antioccidentale tout court. E’ davvero dimostrazione d’incapacità non solo di gestire ma, già alla base, di avviare un adeguato approccio “precomprensivo” del mondo delle odierne asimmetrie globali. Ugualmente, l’unica superpotenza non può continuare a vedere sempre più decrescere l’apprezzamento espresso dall’opinione pubblica interna a livelli sempre più bassi. Si imporrebbero altrimenti domande, in un futuro non lontano, su quali sono gli aspetti di reale coincidenza tra “democrazia formale” e “democrazia sostanziale”. Domande cruciali che potrebbero portare a scoprire condizioni reali di profonda divergenza. Sarebbe allora qualcosa di terribile. Prendiamo adesso atto che Obama sta facendodi tutto per parare colpi, riparare errori, avviare una fase “espansiva” e critica della politica amercana a giro d’orizzonte, “homeland” e fuori. Attendiamo e vediamo. Con i migliori auguri per lui e tutto il suo team. “Eulà”.
Nearly 80 percent of Americans say they do not trust the U.S. government to do what is right, expressing the highest level of distrust in Washington in half a century, according to a public opinion survey. Only 22 percent of Americans say they trust the government “just about always” or “most of the time,” according to the Pew Research Center survey released on Sunday. Americans’ trust in the federal government has been on a steady decline from a high of 73 percent during the Eisenhower administration in 1958, when the “trust” question was first posed in a national survey, the research center said.