17 Febbraio 2025 Fonte: La Sicilia Autore: Nicola Bono Nota di Domenico Cambareri
L’UE fra ottusità, refrattarietà, autolesionismi. Quali ‘patriottismi’ e ‘patrioti’ possono essere proficui? Quali autonomia e sovranità e difesa possibili?
17 Febbraio 2025 Fonte: La Sicilia Autore: Nicola Bono Nota di Domenico Cambareri
PRO EUFRASIA
L’ex parlamentare di lungo corso Nicola Bono, già ‘Capo Circeo’, rimasto molto attivo nell’agone politico, anche tramite l’associazione Europa Nazione che ufficialmente rappresenta (in cui vi sono esponenti politici di diverse estrazioni politiche), afferma cose per noi condivisibili, a meno che – secondo noi – i ‘sovranisti’ non si preoccuperanno, senza più tergiversare, di chiarire in pubblico e nelle loro convention in modo chiaro, inequivocabile, definitivo di definire la loro linea politica come contraria al processo federativo europeo tout court, scrive una circostanziata e lineare “critica all’incontro a Madrid dei patrioti europei che, con l’internazionale sovranista, di fatto vogliono indebolire l’Unione Europea ed impedire la realizzazione della Federazione degli Stati d’Europa, che è anche il principale obiettivo di Trump e di Putin. Per questo l’unico vero sovranismo che merita di essere sostenuto è quello della Federazione degli Stati d’Europa, con una politica estera ed un unico esercito, per difendere la democrazia e con essa le libertà, l’autonomia e lo stile di vita dei popoli europei. Senza la Federazione, gli Stati Europei divisi potranno solo decidere, fra poco tempo, di quale superpotenza diventare colonie o protettorati, e con la sottomissione sarà la fine della loro sovranità e la condanna alla definitiva irrilevanza, con buona pace dei sovranismi nazionali, che avranno il merito di avere contribuito attivamente a tale ingloriosa fine del vecchio continente.
Precisiamo che nel merito conduciamo un’attività di pensiero e di divulgazione da molti anni, in particolare con la delineazione di chiarissime ed anche circostanziate idee in merito al processo di unificazione della difesa europea ed alla qualificazione della strategia nazionale e all’adeguamento del suo strumento difensivo.
Le nostre idee si sono spinte molto in avanti, di fronte ad una classe politica nazionale ed europea non in grado di recepire tematiche estremamente impegnative, al di fuori del loro orizzonte concettuale ed esistenziale.
Classe politica, in particolare dei maggiori esponenti partitici e di governo di quella italiana, costituita in forte prevalenza da soggetti incompetenti, inetti e mentalmente e moralmente ottusi e schiavi di viziose prevenzioni annegate in un mare di slogan pseudo storici, quali strumenti atti a ridurre ad un cronico addomesticamento psicologico, di metodo e di prassi di cinica noncuranza, di deresponsabilizzazione civile sui temi dell’alta politica e delle più qualificanti decisioni, di acquiscènte subordinazione e di abietta adorazione del ‘culto’ della ‘libertà’ ‘diffuso’ e ‘difeso’ dai governi degli Stati Uniti e dalla loro potenza economico-militare, ai quali deferire in toto ogni decisionalità di condotta nazionale, rendendo assolutamente un quid irrisorio il delicato e critico fattore della reale crescita politica e civile nazionale e del riconoscimento del dovere e diritto della difesa degli interessi nazionali. Specie dopo la caduta del muro di Berlino e l’implosione dell’impero sovietico.
Ci sembfra cosa impossibile immaginare che dei centri di cerca possano retrospettivamente realizzare delle indagini in grado di ricostruire processo del consumato degrado quantomeno trentennale della politica italiana e della perdita di sviluppo in r&s, di ben maggiore crescita tecnologica in settori delicatissimi, di elevate esportazioni, di incremento di posti di lavoro qualificati e non. In particolare, di capacità di contrastare senza passività gli ‘ordini’ degli apparati ‘occulti’ bilaterali e NATO in contrasto con le finalità costituzionali, gli interessi nazionali, i principi della carta dell’ONU e le finalità difensive militari della NATO.
Tutto questo discende pure dall’impietoso e ininterrotto cataclisma artificiale realizzato da queste in larga misura pusillanimi classi partitiche per le più squallide e indicibili strumentalità personali ed ‘ideologiche’; élite del tragicomico che hanno operato una sistematica contraffazione storica in merito alle vicende internazionali e interne del primo ‘900 ed una distruzione della coscienza nazionale e della memoria storica sotto la ridicola e abietta sigla dell’antifascismo di maniera e di fanatismo.
In e su tutto questo, abbiamo formulato sia possibili percorsi di innovative svolte costituzionali e istituzionali italiane ed europee, sia le possibili strade da percorrere per addivenire alla difesa nucleare comune attraverso la già esistente ma poco significativa deterrenza nucleare francese e di quella del Regno Unito, totalmente dipendente dalla tecnologia e dall’industria deli USA. Ovvero, sulle modalità di ‘indennizzo’ delle enormi spese sostenute dalla Repubblica francese nel corso di quasi ottanta anni di r&s del suo strumento di difesa nucleare ‘a giro d’orizzonte’, e sul processo di ulteriore sviluppo e comando della nuova deterrenza nucleare europea.
Abbiamo, rimarchiamo ancora, sempre sottolineato l’importanza del gravissimo mancato sviluppo dello strumento di difesa nazionale italiano (a cui abbiamo dedicato decine di articoli serrati ed estremamente documentati, anche in merito alla quasi ottantennale cruciale mancata costruzione di sottomarini nucleari), sia pure entro l’ottica fortemente limitativa e del tutto inadeguata, se non aberrante eufemismo, della ‘sufficienza difensiva’. Concetto strategico partitocratico pseudopacifista e pseudo terzomondista, da ‘NATOneutralista’, con cui è stato affossato un reale sviluppo dell’alta tecnologia e di uno strumento militare numericamente contenuto ma altamente efficiente.
In parole povere, non abbiamo ritrosia nel sostenere che tutti (o quasi) coloro che hanno fatto parte del Consiglio Supremo di Difesa hanno irriso, non adempiuto con sistematiche e cocciute ignoranza e protervia i doveri costituzionali di difesa della Patria in tempo di Pace. Senza esagerate iperbole, tutti costoro dovrebbero essere rinchiusi, grazie ad un dispositivo normativo eccezionale, in gattabuia per diversi anni, per espiare le scelleratezze delle loro non inani superficialità e per studiare e meditare su cosa significhi rappresentare la Nazione, lo Stato e prodigarsi in questa ‘vocata’ attività di governo, anche in presenza dei forti vincoli vigenti fino al 1997 dovuti al Trattato della resa incondizionata (volutamente avulso dalla coscienza storica nazionale e sostituito dalla carnevalesca e tragica ‘liberazione’), eufemisticamente detto di ‘pace’. Anno in cui i vincitori consentirono di proclamare la ‘sovranità’ della nuova Repubblica.
La difesa della Patria e lo sviluppo scientifico, industriale ed economico per la prosperità e la salute del popolo e della Nazione in tempo di ‘pace’ si portano avanti con il fare fronte alle diuturne minacce della ‘guerra occulta’ di amici alleati ed avversari. Tutto ciò si combatte giorno dopo giorno dietro le cerimonie amichevoli e gli affettuosi abbracci fra i capi di governo con il contrastare e neutralizzare ‘empatie’ frutto di ricatti o di adesioni ad ‘ideali’ diversi, spionaggio e disinformazione. Tutto ciò è preparato dalla solerte ed indefessa attività di elevata ‘professionalità’ politica richiesta ai mestieranti di professione nel campo delle più alte cariche istituzionali elettive e dalla fedele dedizione a questi doveri.
Abbiamo altresì delineato un ventennale quadro geopolitico verso cui l’Europa Unita non può non dirigersi ed anzi guidare le fasi più qualificate dell’ulteriore, futura, ardita realizzazione. Esso è condensato nel beneaugurante nome di EUFRASIA. Su questo cruciale e fondativo punto della futura realtà geopolitica, culturale ed economica mondiale, godiamo della coincidenza concettuale ed ideale espressa per via autonoma e programmatica dal Premio Europeo Capo Circeo. Si spera che altre associazioni, centri di ricerca, alte istituzioni private e pubbliche italiane e pan euromediterranee possano convergere, superano vieti steccati e pusillanimi orizzonti.
Verso i contenuti e le finalità di EUFRASIA si sono scatenati gli attacchi del più pericoloso amico-avversario e quasi nemico, rappresentato dal complesso finanziario-industriale-militare degli Stati Uniti, SUA/USA.
Attacchi condotti con molteplici e mimetizzate modalità con decisione irreversibile, perseverante, ostinata a partire dal 2007, con i preparativi ufficiali dell’attacco alla Russia. Essi in realtà hanno già gli antefatti sanguinosi del neo-neo-colonialismo di USA e codazzo UK, FR contro i Paesi produttori di petrolio e gas del Vicino Oriente. Antefatti sanguinosi in cui ci hanno sempre trascinati, coinvolti, scavando ulteriori e artificiosi fossati sia fra i popolo iraniano e arabi e i ‘nemici’ popoli europei di NATO ed EU. Bisogna operare una retromarcia urgente quanto coerente e coraggiosa: è necessario tornare all’ante 2007, quando erano ancora fruttuosi il Trattato sul disarmo OSCE nell’Europa centrale e la Russia partner dell’UE, della NATO, del G8.
Escamotage strategici sempliciotti e al tempo stesso di primissimo ordine, che ancora oggi dominano le tecniche dell’esercizio del potere SUA/USA in tutta la vitale area di EUFRASIA – europanmediterranea-transahariana-centroasiatica -, di cui Russia-Ucraina fanno parte a pieno titolo, e della minaccia incombente e perdurante per mezzo del cordone malefico di #israelebombarda.
In pochissimi se ne sono accorti ed hanno capito. La volgare ottusità degli idolatri della falsa libertà assicurata, garantita, ‘regalata’, DONATA dalla spietata plutocrazia USA oggi ci pone di fronte al forse ultimo ed esplicito redde rationem.
Adesso, non bisogna affatto illudersi della pace con la Russia che cerca il pericolosissimo Trump, nuovo seminatore di discordie, embarghi, guerre commerciali, razzismi fideistico-abramitici e di una possibile nuova ‘anglosfera’.
Per mezzo dei tanti nostri articoli, chi vorrà andarli a cercare e a leggerli, potrà cominciare ad avere contezza in merito alla reale comprensione dei più importanti avvenimenti internazionali – e delle guerre – di questi ultimi decenni. – Domenico Cambareri
fine anni ’50 – primi anni ’60: progetto mai realizzato del sottomarino nucleare Guglielmo Marconi

*******
*****
ONU e EUROPA: riforme, integrazioni e sovranità. Politica, strategia e offerte di Macron.
12 Ottobre 2020 Fonti: Wikipedia, Rivista Marittima e varie Autore: Domenico Cambareri RETROSPETTIVE E VISIONI D’ATTUALITA’ PRESENTE E FUTURA Sintesi di alcune priorità di una global vision geopolitica con le cui strategie diplomatiche, militari e economiche si potrebbero sostanziare le…
Difesa, protezione civile, industria e lavoro: quali nuove navi deve costruire la Marina, e perché?
02 Marzo 2014 Domenico Cambareri Al crocevia tra industria e lavoro, diplomazia e strumento militare: approntamento contro i grandi disastri e per gli interventi umanitari. Per l’Italia, l’Unione Europea e la Nato Modello del progetto Fincantieri Un…
Difesa europea, al via l’esercito integrato?
16 Settembre 2017 Fonte: eunews Elisabetta Braw Nota di Domenico Cambareri DIFESA EUROPEA, SIAMO AL PRIMO PASSO? Avevamo selezionato questo importante articolo informativo, che non ha perso affatto di attualità, per rilanciarlo appositamente dopo il peridio estivo…
Grandi infrastrutture d’EUFRASIA. Da Capo Nord al Sahara. Al centro Villa S.G. – Messina e Mazara – Tunisi
ConTe o senza di te, Conte, il PD tradirà sempre? E tu lì cosa stai facendo, il lustrascarpe del PD? 20 Novembre 2020 Fonti: Insiderover, Motorionline, documenti di fonti citate Nota intoduttiva di Domenico Cambareri QUESTE PAROLE DEVONO SUONARE COME…
Leonida Fazi: Himalaya, campi di concentramento e prigionieri italiani non piegati
26 Ottobre 2020 Fonti: Google, libreriaantiquaria.com, abebooks.it, ebay.it, xflottigliamas.forumfree.it, picclik.it, aobii.com, amazon.it, italia-rsi.it, libreriaparolini.com, filad.it, core.ac.uk › download › pdfPDF Politiche di propaganda britanniche e storie di prigionia … – Core, fondazionersi.com, Biblioteca patriottica e testi sulle guerre d’Italiapatriottismo.forumcommunity.net ›,…
Moor-pedo: arma tattica idonea a rimodellare la deterrenza politico-economica e i conflitti navaliù
10 Dicembre 2019 Fonte: US Naval Institute Comm, Brian Dulla (US Navy, r.ed) Nota di Domenico Cambareri The Moor-pedo: A Strategic Underwater Weapon to Reshape Naval Conflict La macchina bellica offre molteplici strumenti per soddisfare le più…
Varata oggi la nuova ammiraglia LHD TRIESTE, italiana e europea. Il suo progetto e la sua proficua evoluzione
25 Maggio 2019 Ripubblichiamo Politica, Difesa e Industria Italia – Europa. Prossimo varo della M.M.I. LHD TRIESTE. Come mai nessun invito? 16 Maggio 2019 Domenico Cambareri 25 maggio 2019 Castellammare di Stabia, fonte: Quotidiano.it Varo di Nave Trieste –…
Aerei, industria e politica. Strani, contraddittori casi di acquisti in Italia e nel mondo
05 Gennaio 2017 Domenico Cambareri Un dicembre 2016 davvero particolare. Dall’India agli strani casi del Canada per il Casa Airbus e dell’Italia per l’Atr700 Le vicende relative all’acquisizione di mezzi da parte dei governi non finiscono e non…
Politica, industria e difesa. F35 si, F 35 no. La guerra nascosta e gli interessi bruciati. Prima part
29 Giugno 2013 Domenico Cambareri Le Forze Armate non servono a fare la guardia d’onore al Parlamento. Questi si che sono soldi buttati al vento. – Per una corretta informazione sull’affaire del caccia “supercostoso” e…